Gli Houthi pronti a colpire l'Italia. Tajani li sfida: "Non abbiamo paura"
Mohamed Ali al-Houti avvisa il nostro Paese: "State attenti. Essere classificati come terroristi per sostenere Gaza è un onore per noi"
Houthi, il messaggio all'Italia: "Diventerete un nostro bersaglio. Il vostro coinvolgimento sarà considerato un'escalation"
La guerra nel Mar Rosso prosegue, gli Houthi continuano ad attaccare le navi che trasportano merci e impediscono il passaggio attraverso il canale di Suez. Alla missione contro le milizie filo iraniane dovrebbe prendere parte presto anche l'Italia, ma il leader degli Houthi manda un chiaro messaggio al nostro Paese. "L’Italia - dice Mohamed Ali al-Houti a Repubblica - diventerà un bersaglio se parteciperà all'aggressione contro lo Yemen. Il suo coinvolgimento sarà considerato un'escalation e una militarizzazione del mare, e non sarà efficace. Il passaggio delle navi italiane e di altri durante le operazioni yemenite a sostegno di Gaza è una prova che l’obiettivo è noto. Il nostro consiglio all’Italia è di esercitare pressione su Israele per fermare i massacri quotidiani a Gaza. Questo è ciò che porterà alla pace. Consigliamo all'Italia di rimanere neutrale, che è il minimo che può fare. Non c’è giustificazione per qualsiasi avventura al di fuori dei suoi confini".
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Mohamed Ali al-Houti entra nel dettaglio di questo conflitto in corso. "Sono aggressioni illegali e di un terrorismo deliberato e ingiustificato. Gli aerei d’aggressione americano-britannici hanno lanciato - prosegue il leader degli Houthi a Repubblica - 48 attacchi aerei contro lo Yemen, colpendo Sana’a e Hodeida insieme ad altri obiettivi. In precedenza, hanno preso di mira le nostre pattuglie nel Mar Rosso, causando il martirio delle forze navali. Questi bombardamenti non influenzeranno le nostre capacità. Anzi ci rafforzano. Gli americani e i britannici devono capire che in questa fase siamo pronti a rispondere, e il nostro popolo non conosce la resa. Le nostre acque e i nostri mari non sono un parco giochi dell’America. Essere classificati come terroristi per sostenere Gaza è un onore per noi. Questa classificazione è politica e scorretta, senza giustificazione, e non influisce su di noi. Non entriamo negli Stati Uniti, non abbiamo aziende internazionali o interessi bancari all’estero. La soluzione sta nel fermare l’aggressione a Gaza e permettere l’ingresso di cibo e medicine".
Tajani: "Non ci facciamo intimidire dagli Houthi"
"Non ci facciamo intimorire dalle minacce" dei ribelli Houthi dello Yemen: "proteggiamo il traffico mercantile, non attacchiamo nessuno ma non vogliamo essere attaccati da nessuno". Così il ministro degli Esdteri Antonio Tajani a margine del Med Extraordinary expert meeting di oggi a Roma. "Se ci saranno degli attacchi risponderemo, difendendo le navi mercatili italiane. Questo deve essere molto chiaro", ha precisato il ministro, ribadendo: "non ci facciamo intimidire da nessuna dichiarazione degli Houthi".