Medio Oriente, l'appello di Papa Francesco: ‘Vi sia pace dove si combatte una guerra mondiale a pezzi’’

Papa Francesco: 'sconfiggere cultura di esclusione e indifferenza'

di redazione
Esteri

Medio Oriente, l'appello di Papa Francesco: ‘Vi sia pace dove si combatte una guerra mondiale a pezzi’’

Pace dove si combatte una ‘guerra mondiale a pezzi’. Il Papa rinnova il suo appello alla pace in Medio Oriente e nelle altre terre dove infuocano i conflitti nel messaggio al patriarca ecumenico Bartolomeo in occasione della Festa di Sant’Andrea. “Mi unisco volentieri alla vostra preghiera - scrive Bergoglio - affinché vi sia la pace in Ucraina, Palestina, Israele e Libano e in tutte quelle regioni dove si combatte quella che ho definito una ‘guerra mondiale a pezzi’”.

Papa Francesco: 'sconfiggere cultura di esclusione e indifferenza'

"Come seguaci delle nostre rispettive tradizioni religiose, dovremmo sempre cooperare con tutte le persone di buona volontà nella promozione di 'una cultura di rispetto, dignità, compassione, riconciliazione e solidarietà fraterna'”. E' il monito del Papa nel corso dell’udienza ai partecipanti al convegno nel centenario della prima “All Religions’ Conference”. "In questo modo, - l’auspicio - possiamo contribuire a sconfiggere la cultura dell’individualismo, dell’esclusione, dell’indifferenza e della violenza che purtroppo si sta diffondendo. Attingendo alle verità spirituali e ai valori che abbiamo in comune, possiamo camminare e lavorare insieme per costruire un’umanità migliore, restando fermamente radicati nelle nostre credenze e convinzioni religiose”.

Papa Francesco: l’allarme, ‘crescenti casi di intolleranza e odio tra popoli e nazioni’

“Nel nostro mondo di oggi assistiamo a crescenti casi di intolleranza e odio tra popoli e nazioni. Purtroppo, manifestazioni di discriminazione ed esclusione, tensioni e violenze basate sulle differenze di origine etnica o sociale, razza, colore, lingua e religione sono un’esperienza quotidiana per molte persone e comunità, soprattutto tra i poveri, gli indifesi e coloro che non hanno voce”. E’ il nuovo allarme lanciato dal Papa nel corso dell’udienza ai partecipanti al convegno nel centenario della prima “All Religions’ Conference”. Bergoglio cita il Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune, nel quale “insieme al Grande Imam di Al-Azhar Ahmad Al-Tayyeb, abbiamo affermato che Dio «ha creato tutti gli esseri umani uguali nei diritti, nei doveri e nella dignità, e li ha chiamati a convivere come fratelli tra di loro» . Tutte le religioni insegnano la verità fondamentale che, in quanto figli dell’unico Dio, dobbiamo amarci e onorarci l’un l’altro, rispettare le diversità e le differenze in uno spirito di fraternità e di inclusione, prendendoci cura gli uni degli altri, nonché della terra, nostra casa comune”. “Il mancato rispetto dei nobili insegnamenti delle religioni - osserva - è una delle cause della travagliata situazione in cui il mondo oggi si trova. I nostri contemporanei riscopriranno il valore degli alti insegnamenti delle tradizioni religiose solo se tutti ci sforzeremo di viverli e di coltivare relazioni fraterne e amichevoli con tutti, all’unico scopo di rafforzare l’unità nella diversità, assicurare una convivenza armoniosa tra le differenze ed essere operatori di pace, nonostante le difficoltà e le sfide che dobbiamo affrontare”.

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