Meloni al posto di Draghi. Il remake del viaggio a Kiev con Macron-Scholz

L’iniziativa diplomatica nei giorni del secondo anniversario della guerra. Con loro potrebbe esserci anche von der Leyen, in forse il cancelliere tedesco

di Redazione Esteri
Mario Draghi, Emmanuel Macron, Olaf Scholz
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Ucraina, il nuovo viaggio a Kiev. Con Italia, Francia e Germania anche von der Leyen

In occasione del triste anniversario dei due anni di guerra in Ucraina, i leader europei preparano una missione comune a Kiev. Si tratterebbe dello stesso viaggio fatto nel giugno del 2022 dai leader di Italia, Francia, Germania. L'unica differenza - si legge su La Stampa - dovrebbe essere rappresentata da Giorgia Meloni, che prenderebbe il posto di Mario Draghi a fianco di Macron e Scholz. Un rischio per la premier, che aveva accusato in passato per iniziative del genere: "Per alcuni la politica estera è stata farsi foto con Francia e Germania quando non si portava a casa nulla", il riferimento è andato subito alla foto del treno Draghi-Macron-Scholz. E dunque c’è da immaginare che Meloni si sottrarrà a una riedizione di quella fotografia.

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Nei giorni in cui cadrà il secondo anniversario dell’aggressione scatenata da Vladimir Putin (iniziata il 20 febbraio 2022), i leader europei - prosegue La Stampa - dovrebbero ritrovarsi a Kiev, al fianco di Volodymyr Zelensky, proprio come avvenne nel giugno del 2022. Qualunque informazione che trapela da fonti di governo italiane è declinata al condizionale perché ci sono poche certezze e molti vincoli di sicurezza. Meloni sarà nella capitale ucraina, anche nelle vesti di presidente di turno del G7, e con il peso delle polemiche italiane sull’invio delle armi e sulla riduzione dei sostegni militari e finanziari a Kiev. Risulta confermata anche la presenza di Macron, mentre si attende ancora l’ok di Scholz. Non è chiaro, invece, se ci sarà la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen. I vertici Ue vogliono portare a Zelensky i 50 miliardi promessi e bloccati da Orban. Per questo è previsto un Consiglio europeo straordinario per il prossimo 1° febbraio, l'obiettivo è cercare di sbloccare quei fondi.

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