Milei a Roma, cerca la pace col "comunista impresentabile" Bergoglio
Il neo presidente argentino invita il pontefice in patria, cercando di chiudere un durissimo scontro condito da insulti in campagna elettorale
Milei in Vaticano, prove di pace con Papa Francesco
Arriva in Vaticano con un entourage di oltre 30 imprenditori, il presidente argentino Javier Milei per la canonizzazione, domenica, di Mama Antula, prima Santa del Paese, e per l'udienza con Papa Francesco prevista alle 9 di lunedì 12 febbraio. Ad accompagnare il presidente anche la ministra degli Esteri Diana Mondino.
Sarà un incontro storico quello tra Milei e Bergoglio soprattutto dopo le terribili offese che in campagna elettorale l'inquilino della Casa Rosada ha inferto al suo connazionale, definito tra le altre cose "comunista impresentabile". Offese alle quali la Santa Sede ovviamente non ha mai risposto. Ma tant'è: "Il Pontefice è capace di perdonare" e "riconosce l'importanza delle relazioni istituzionali", ha commentato ieri monsignor Jorge Ignacio Garcia Cuerva, arcivescovo metropolita di Buenos Aires. E lo stesso Bergoglio ha smorzato i toni confermando, in una intervista, che "quello che si dice in campagna elettorale cade da solo".
Nonostante non si credesse a un'apertura tra l'Argentina e la Santa Sede, da Buenos Aires, nei mesi scorsi, è arrivato l'invito ufficiale per Francesco per una visita apostolica nel Paese sudamericano. Visita che il Papa desidera da tempo e che sembra quindi sempre più concretizzarsi. Un viaggio di "pacificazione", che tanto farebbe bene all'Argentina che attraversa un contesto di grave crisi economica e sociale. "Gli argentini vogliono incontrare il loro pastore, vogliono ascoltarlo. Abbiamo bisogno della sua parola, abbiamo bisogno della sua presenza fisica", ha sottolineato l'arcivescovo di Buenos Aires. "Tutti desideriamo un ritorno del Papa in Argentina".
Intanto però si guarda al primo incontro tra Milei e Bergoglio, domenica per la messa di canonizzazione della beata Maria Antonia de San José, meglio conosciuta come Mama Antula. E' abitudine che prima della cerimonia ci sia un breve saluto con le autorità in sacrestia. Anche se il vero faccia a faccia sarà lunedì mattina. La notizia che Milei sarà in Vaticano (e alla canonizzazione) in compagnia di oltre 30 uomini d'affari ha già fatto sorridere dentro le Mura Leonine. "E' come andare a una partita di basket con i tacchetti", riferiscono fonti vaticane a un giornale argentino. Milei sarà accompagnato, tra gli altri, da Eduardo Eurnekian, Daniel Funes de Rioja e Alejandro Elsztain, figlio del proprietario dell'Irsa e che ha avvicinato il presidente all'organizzazione ebraica ortodossa Chabad Lubavitch. "Non lasciate che il Papa si svegli con il raffreddore quel giorno", riferiscono le stesse fonti vaticane.
"La presenza istituzionale del presidente Milei sarà preziosa perché aiuterà a migliorare i rapporti con la Chiesa, con la conferenza episcopale", ha precisato l'arcivescovo di Buenos Aires, monsignor Jorge Ignacio Garcia Cuerva. "Parliamo di un nuovo governo in carica da soli due mesi, quindi i rapporti sono cordiali, sono rapporti istituzionali, così penso che debbano essere e sicuramente possono essere rafforzati", ha concluso. Date le premesse non si esclude che dopo l'udienza concessa al presidente Milei, Papa Francesco possa calendarizzare meglio il suo ritorno in Patria.