Myanmar, Aung San Suu Kyi condannata ad altri quattro anni di carcere

L'ex leader birmana è stata condannata con l'accusa di importazione e possesso illegale di walkie-talkie e violazione delle norme anti contagio da Covid-19

Esteri
Condividi su:

L'ex Nobel per la pace Aung San Suu Kyi è stata condannata ad altri 4 anni di carcere per il reato d'importazione illegale di walkie-talkie 

L'ex leader birmana nonché Nobel per la pace, Aung San Suu Kyi è stata condannata da un tribunale di Myanmar ad altri quattro anni di carcere con l'accusa di importazione e possesso illegale di walkie-talkie e violazione delle disposizioni per contenere i contagi da coronavirus.

Dopo i quattro anni di detenzione, poi ridotti a due, per incitamento ai disordini pubblici e violazione delle norme sanitarie legate al Covid comminati a dicembre, questa volta i giudici al servizio della giunta dittatoriale hanno emesso un verdetto di quattro anni di carcere per il reato d'importazione illegale di walkie-talkie.

La condanna è stata messa nell'ambito di un più vasto "processo-farsa" al termine del quale alla leader politica, che ha 76 anni, potrebbero venire comminati decenni di anni di carcere. Agli arresti dal golpe del primo febbraio dello scorso anno, la Premio Nobel per la Pace era già stata condannata a inizio dicembre a due anni di reclusione per incitamento ai disordini e violazione delle restrizioni imposte nel mezzo della pandemia di coronavirus. La 76enne Aung San Suu Kyi è accusata tra l'altro anche di corruzione