Pelosi benedice Meloni l'atlantista ma sui diritti Lgbt frena: "Ha problemi"

L’ex Speaker della Camera degli Stati Uniti al Lido: "Meloni? A Washington ci è piaciuta". Poi la sua previsione sul 2024: "Biden riuscirà a vincere"

di Redazione Esteri
Nancy Pelosi
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Usa, Nancy Pelosi a Venezia: "Vincerà Biden. Meloni? Brava, ma ha problemi con i diritti Lgbtq+"

La speaker emerita della Camera Usa, l'83enne democratica Nancy Pelosi, è a Venezia nei giorni della Mostra del cinema come ospite d’onore della cerimonia di consegna di un premio alle eccellenze femminili nel mondo, i DVF awards. E per l'occasione si è concessa alla stampa, rispondendo anche a domande scomode. 

Prima tra tutte quella sulla sua opinione su Donald Trump, che sembra volare nei sondaggi: "L’occasionale occupante della Casa Bianca è un pericolo per la democrazia. Il Partito Repubblicano è stato un grande partito in America. Ha fatto cose importanti per il nostro Paese e da lì sono nati ottimi leader. Adesso è diventato il culto di un delinquente. Non parlo mai male degli altri, ma questa è una tragedia". Pelosi, come riporta il Corriere della Sera, sa che c’è uno zoccolo duro della popolazione che continuerà a sostenere l’ex presidente, dice che è composto da persone "che negano i diritti delle donne e dei gay, e da antisemiti. Loro non li convinceremo mai. Invece, c’è un’altra parte che è impaurita dal futuro, dalla globalizzazione, dall’immigrazione. Sono preoccupazioni legittime che Joe Biden capisce. Vincerà, è un uomo saggio ed empatico, punta sulle donne, su una politica economica forte, sull’istruzione. Per chi dice che è troppo vecchio, ricordatevi che ha solo tre anni in più dell’altro". E poi: "Arriverà il momento in cui queste persone si renderanno conto di non volere né un imputato né un condannato come leader".

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Ma Nancy Pelosi ha parlato anche della presidente del Consiglio italiana, Giorgia Meloni. "Quando è venuta a Washington, ci ha fatto un’impressione molto positiva". Hanno trovato una vicinanza di vedute "sull’invasione russa, sui rapporti con la Cina, la collaborazione con l’Ue, necessaria per l’Italia. I nostri Paesi sono grandi amici», sorride. Pelosi è una democratica a cui piace ripetere di essere una democratica, e sa che ci incuriosisce il fatto che si trovi così d’accordo con la leader di uno schieramento opposto: "Non abbiamo parlato di politica interna, so che alcuni aspetti sono problematici dal punto di vista del rispetto della comunità Lgbtq+. Per noi è un valore, una questione etica", spiega.

È impossibile non chiederle del summit dei Brics appena concluso: il Brasile ha proposto una moneta che ribalterebbe il dominio del dollaro. Lei: "Non a caso si sono incontrati a Johannesburg, con tutto il rispetto per questi Paesi. Non mi pare che abbiano un’idea chiara su dove vogliano andare». E del suo viaggio a Taiwan proprio nel giorno in cui per la prima volta Biden approva aiuti militari diretti al governo di Tapei. «La mia visita non ha prodotto nessun cambiamento. La politica rimane mantenere lo status quo e non cambiarlo in maniera violenta da entrambe le parti"

E sullo sciopero di Hollywood: “Sono duecento giorni, durerà ancora un po’. La tecnologia è un’arma a doppio taglio, ma si devono sedere a un tavolo per trovare una soluzione. Comunque io sto con i lavoratori, sono una democratica”.

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