Niger, arrivano militari e armi russe. Rebus Meloni, vacilla il Piano Mattei

Rebus per il governo Meloni che punta sul Paese per il Piano Mattei: convivere con Mosca o lasciare un Paese chiave?

(foto Lapresse)
Esteri

Niger: militari e armi dalla Russia, a Niamey al via l'addestramento

Istruttori russi sono arrivati a Niamey per avviare la formazione dei soldati nigerini in contemporanea con la consegna di materiale militare proveniente da Mosca. Nel Paese del Sahel si concretizza la cooperazione nel settore della sicurezza allacciata tra il Niger e la Russia dopo l'estromissione delle forze francesi ed alleate, una storica presenza sul continente fino a pochi mesi fa.

A darne notizia è la televisione pubblica del Niger e l'Africa Corps, considerato il successore della compagnia di mercenari russi Wagner sul continente, noto anche come Russian Expeditionary Corps (Rek). La Federazione Russa "equipaggerà" il Niger e "installerà un sistema di difesa antiaerea" in grado di "garantire il controllo totale del nostro spazio aereo", ha dichiarato Télé Sahel, mostrando le immagini girate di notte del jet russo mentre atterra all'aeroporto della capitale, con a bordo dell'equipaggiamento militare all'avanguardia e degli istruttori militari del Ministero della Difesa russo.

Gli istruttori militari russi, il cui numero non e' stato specificato, "forniranno un addestramento di qualità" alle forze armate nigerine "per l'uso efficiente di tale sistema", ha aggiunto il canale televisivo pubblico. "Siamo qui per sviluppare la cooperazione militare tra la Russia e il Niger, per addestrare l'esercito nigerino e aiutarlo a utilizzare l'equipaggiamento militare appena arrivato, equipaggiamento in diversi settori militari", ha dichiarato a Télé Sahel uno degli istruttori russi.

"Il primo volo con soldati e volontari dell'Africa Corps è arrivato in Niger", ha confermato il gruppo Africa Corps sul suo account ufficiale Telegram, presentandosi come un'entita' del Ministero della Difesa russo. Ulf Laessing, specialista della regione del Sahel per la Fondazione Konrad Adenauer, ha dichiarato alla Bbc che le forniture militari sembrano far parte di un "pacchetto di sopravvivenza del regime".

Come spiega Repubblica, ora è "complicato capire quanto la presenza russa interferirà con i programmi del governo Meloni, che vuole fare del Niger il primo capitolo del Piano Mattei". E "nelle prossime settimane diventeranno chiari i compiti dei russi e si comprenderà se potranno convivere con quelli degli istruttori italiani".

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