Nord Stream, Nato: "Risponderemo agli attacchi". Tensioni tra Alleati e Mosca

I danni potrebbero rendere inutilizzabili per sempre i due gasdotti. E, mentre Mosca e Stati Uniti si accusano a vicenda, la Nato prende posizione sul caso

Esteri
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Danno ai gasdotti Nord Stream 1 e 2. La Nato tuona: "Risponderemo agli attacchi". Ma Mosca nega e accusa gli States

La Nato prende posizione sul caso Nord Stream. I due gasdotti (Nord Stream 1 e 2), da cui arriva la maggior parte del gas in Europa, hanno subito gravi danni che potrebbero portare alla loro chiusura definitiva. Per ora, le cause dei suddetti danni e di perdite catastrofiche in termini di materia prima, sono ancora un mistero.

Perdite, queste, che sarebbero quattro e non tre come sostenuto precedentemente: a riferirlo è stata la Guardia Costiera svedese, secondo cui due di queste si troverebbero nella zona economica svedese.

La Nato: "Risponderemo agli attacchi alle infrastrutture degli alleati"

Intanto, mentre procedono le indagini, la Nato ha annunciato che è pronta “a rispondere unita e con determinazione a qualsiasi attacco deliberato contro le infrastrutture critiche degli alleati. Il danneggiamento dei gasdotti Nordstream 1 e Nordstream 2 nelle acque internazionali del Mar Baltico desta profonda preoccupazione: tutte le informazioni attualmente disponibili indicano che si tratta del risultato di atti di sabotaggio deliberati, sconsiderati e irresponsabili”, si legge nella nota del Consiglio Atlantico, sottoscritta anche da Svezia e Finlandia, alleati entranti.

Danni a Nord Stream 1 e 2, l'accusa alla Russia

Secondo la Cnn, due funzionari dell'intelligence europea hanno osservato che lunedì e martedì navi di supporto della Marina russa erano in prossimità delle falle nei gasdotti Nord Stream. Nessuna conferma sulla colpevolezza delle navi sovietiche riguardo le esplosioni avvenute negli scorsi giorni, hanno detto le fonti, ma è uno dei tanti fattori che gli investigatori esamineranno.

Le accuse di Mosca agli Usa

E mentre l’Europa trova il colpevole dei danni nella Russia, Mosca rispedisce indietro il colpo. La portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, ha sostenuto che gli incidenti al largo delle coste della Danimarca e della Svezia si sono verificati in un territorio che è “pienamente sotto il controllo delle agenzie di intelligence statunitensi. È successo nelle zone commerciali ed economiche di Danimarca e Svezia. Sono Paesi che gravitano attorno alla Nato, Paesi che sono completamente controllati dai servizi di intelligence statunitensi".

A stretto giro interviene anche il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov che bolla gli incidenti ai gasdotti come "un atto terroristico, probabilmente di un paese straniero". Sulle notizie che parlano di truppe russe nell'area: “Sono notizie distorte, sono state viste molte più truppe della Nato nell'area".

Ucraina, Putin annette le quattro regioni occupate

DonetskLuganskCherson Zaporizhzhia si preparano a essere annesse alla Federazione russa. La cerimonia di firma dei trattati sull'annessione di nuovi territori alla Russia si terrà domani, venerdì 30 settembre, alle 15 ora locale al Cremlino e vi prenderà parte il capo di stato Vladimir Putin. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, come riporta l’agenzia di stampa sovietica Ria Novosti.