Nucleare, dietrofront su Roma: Usa-Iran cambiano idea. Witkoff: "Limite di arricchimento dell'uranio"
I negoziati si terranno in Oman. I paletti imposti da Trump
Nucleare, ecco che cosa chiede Trump all'Iran. Il limite del 3,67% sull'uranio
Nelle scorse ore si era diffusa la notizia, con conferma anche di Palazzo Chigi, di negoziati per il nucleare tra Stati Uniti e Iran in Italia, a Roma. Ma le due parti in causa sembrano aver cambiato idea, la trattativa si svolgerà in Oman, nella stessa nazione che aveva già ospitato la prima fase dei colloqui. L'inviato speciale di Trump per il Medio Oriente ha spiegato nel dettaglio cosa gli Usa chiedono all'Iran. L'obiettivo è quello di limitare e non smantellare il programma nucleare iraniano. Il precedente accordo firmato nel 2015 dall'amministrazione Obama impediva all'Iran di arricchire il suo uranio oltre il 3,67%. L'Iran "non ha bisogno di arricchire oltre il 3,67%. In alcune circostanze. Sono al 60%, in altre al 20%. Non è possibile", ha dichiarato Witkoff a Fox News.
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"Non è necessario avviare – come sostiene Teheran – un programma nucleare civile in cui si arricchisce oltre il 3,67%". Parole che suggeriscono che gli Stati Uniti stiano cercando di limitare l'arricchimento dell'uranio iraniano piuttosto che smantellare completamente il programma, come richiesto da Israele. Witkoff ha detto che il prossimo round di colloqui con l'Iran si concentrerà sulla "verifica del programma di arricchimento e, in ultima analisi, sulla verifica della suo utilizzo". "Questo include i missili, il tipo di missili che hanno immagazzinato lì. E include l'innesco di una bomba", aggiunge. "Siamo qui per vedere se possiamo risolvere questa situazione diplomaticamente e con il dialogo. Il primo incontro è stato positivo, costruttivo e convincente", afferma Witkoff.