Orban incontra Putin? Un errore politico. Ma lo zar di Mosca va stanato
Guerra in Ucraina, bisogna aprire una trattativa
Orban incontra Putin? Un errore politico. Ma lo zar di Mosca va stanato
Quel che ha fatto Orban andando col cappello in mano alla corte di Putin è quel che il rais della Russia voleva e vuole. Quella di Orban non è stata una leggerezza diplomatica ma un errore politico. Così non si avvia nessun negoziato con Kiev ma si mette l’Ucraina, di fatto l’Europa e l’Occidente, nelle fauci dello Zar. Orban è andato a Mosca da Putin ma la visita non era stata concordata con Bruxelles. Questo la dice lunga sull’aria che tira nell’Ue. Come ribadito dal presidente del Consiglio Europeo Charles Michel: “Orban non ha il mandato di interagire con la Russia per conto dell’Ue. Nessuna discussione sull’Ucraina può aver luogo senza l’Ucraina”.
Da Bruxelles, in una nota, rincara la dose l’Alto Rappresentante Josep Borrell: “L’iniziativa di Orban si svolge esclusivamente nel quadro delle relazioni bilaterali tra Ungheria e Russia. L’Ungheria è ora lo Stato membro dell’UE che esercita la presidenza di turno del Consiglio fino al 31 dicembre 2024.
Ciò non comporta alcuna rappresentanza esterna dell’Unione, che spetta al presidente del Consiglio Europeo a livello di capi di Stato e di governo e all’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza a livello ministeriale. Il primo ministro Orban non ha ricevuto alcun mandato dal Consiglio dell’Ue per visitare Mosca”. Quindi Orban non rappresenta l’UE.
Punto. Bene. Anzi di male in peggio. Può l’Occidente, Ue in testa, dopo quasi 2 anni e mezzo di guerra in Ucraina, limitarsi a richiamare Organ, tirandogli le orecchie per aver incontrato prima Zelensky e poi Putin? Cosa fa l’Ue, sul piano diplomatico e politico, per sbloccare la situazione sapendo che l’alternativa alla trattativa con il “nemico” è una sola: fare quel che fu fatto nella seconda guerra mondiale con la sconfitta, soprattutto militare, della Germania nazista e dei suoi alleati. Così, siamo nel cul de sac.