Patrioti, Vannacci declassato: via la vicepresidenza. Lui: "Il gruppo è fluido..."

Tutti i gruppi che formano i Patrioti (a parte quello italiano) bocciano la nomina del leghista

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Patrioti, Vannacci non sarà vicepresidente. Le Pen ferma la sua nomina

Roberto Vannacci non sarà più il vicepresidente dei Patrioti. La nomina annunciata del generale leghista è stata revocata. Decisivo il "no" del Rassemblement National di Le Pen. Già lunedì scorso il capo della delegazione francese Jean-Paul Garraud lo aveva definito "un problema" per le sue dichiarazioni omofobe, tuttavia non era stato possibile discutere il suo caso durante la riunione dei Patrioti perché l’eurodeputato leghista era arrivato in ritardo. Nel vertice decisivo tra gli esponenti dei Patrioti - riporta Il Corriere della Sera - tutte le delegazioni tranne l'Italia hanno votato contro la sua nomina. Interpellato in un punto stampa al Parlamento europeo, il generale leghista ha risposto: "Nel gruppo dei Patrioti per l’Europa non ci sono problemi ma solo soluzioni. Il gruppo si è appena formato, si deve consolidare. Andrà tutto per il meglio nei prossimi giorni. il gruppo è fluido...".

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Nessuna conferma o smentita, quindi, dal diretto interessato. Ancora Vannacci su Rete4 in serata ha risposto così: "Mah, diciamo che c’è una discussione in atto. I Patrioti devono ancora cristallizzarsi. Ho parlato con Bardella, tutto è in via di divenire. Comunque questa eventuale novità non cambierebbe l’importanza della Lega, che è la terza forza del gruppo. Per me possono esserci anche altri incarichi…". La nomina, temporanea ma ufficiale, era già arrivata poco dopo la costituzione della nuova formazione sovranista. Quella che è nata sulla scia della volontà di Viktor Orban, primo ministro ungherese, e di Fidesz. E che comprende anche la Lega, il Rn, Vox di Santiago Abascal, il Partito della Libertà austriaco, il Pvv olandese, i portoghesi di Chega! e altri.