Polonia, migliaia di migranti a confine: attacco organizzato dalla Bielorussia

Anche Bruxelles e la Nato condividono la tesi di una crisi migratoria artificiale creata dal regime di Lukashenko come rappresaglia per le sanzioni imposte

Mateusz Morawiecki, premier polacco 
Esteri
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Migliaia di migranti al confine tra Bielorussia e Polinia, per Varsavia: "Attacco organizzato" 

Cresce la tensione tra Bielorussia e Polonia: migliaia di migranti, di origine per lo più mediorientale, sono ammassati al confine tra i due Stati e stanno cercando di oltrepassare la barriera di filo spinato che separa il territorio dell'Unione dall'ultima dittatura del vecchio continente.

Per il governo di Varsavia e' "un attacco organizzato ai nostri confini". E anche Bruxelles e la Nato condividono la tesi di una crisi migratoria artificiale creata dal regime di Lukashenko come rappresaglia per le sanzioni imposte dall'Ue dopo il dirottamento a Minsk di un volo di linea Atene-Vilnius con a bordo un oppositore.

Il presidente polacco, Andrej Duda, ha deciso di anticipare il suo ritorno dalla Slovenia e ha avuto una conversazione telefonica con il suo omologo lituano, Gitanas Nauseda. Duda, fa sapere un portavoce, stabilira' ulteriori contatti con gli alleati dell'Unione Europea e della Nato.

A quanto risulta dalle ricostruzioni dei media, i migranti, in larga parte iracheni e siriani, giungono a Minsk in aereo dopo aver ricevuto un visto turistico bielorusso, spesso con voli diretti da Beirut, Damasco e Amman. Dalla Bielorussia, vengono condotti al confine dalle forze armate locali, che stanno scortando l'enorme colonna di stranieri che sta attraversando a piedi un'autostrada che collega le due nazioni dirette verso la località frontaliera di Kuznica, dove la situazione e' "sempre piu' tesa", riferisce il ministro della Difesa polacco, Mariusz Blaszczak

Varsavia ha inviato altri 12 mila soldati a presidiare il confine, in aggiunta ai 10 mila gia' schierati. Blaszczak ha fatto sapere che un primo "attacco" dei migranti, per lo piu' giovani uomini, e' stato respinto. Il portavoce del governo polacco, Piotr Muller, ha pero' affermato di aspettarsi "altri attacchi" nelle prossime ore. Il numero di migranti al confine, ha aggiunto Muller, e' tra i 3 e i 4 mila ma sarebbero in oltre 10 mila nel territorio bielorusso in attesa di mettersi in cammino. Secondo i media russi, la barriera ha gia' ceduto in piu' punti. Le forze armate polacche hanno sparato gas lacrimogeni sui migranti che hanno cercato di aprirsi un varco con vanghe e cesoie.

Per quanto il Cremlino appoggi Minsk nello scontro con Varsavia, i media russi rimangono le uniche fonti terze sulle quali ci si puo' appoggiare per seguire l'evolversi della situazione. La Polonia ha infatti proibito ai giornalisti di accedere alla frontiera e le uniche informazioni giungono dal governo. Dal lato bielorusso del confine sono invece presenti i corrispondenti delle principali agenzie stampa russe. Secondo Ria Novosti, i migranti stanno cercando di superare la recinzione con bastoni e tronchesi e, in alcuni casi, hanno lanciato pietre contro le guardie di frontiera.

"Cercheranno di entrare in Polonia in massa", ha scritto su Twitter il portavoce dei servizi di sicurezza polacchi, Stanislaw Zaryn, che ha pubblicato un video che mostra un vasto gruppo di migranti che cammina sull'autostrada tra le due nazioni, ora chiusa al traffico: "E' un altro esempio dell'attivita' ostile del regime bielorusso contro la Polonia. "La Bielorussia vuole causare un grave incidente, preferibilmente con spari e vittime", ha dichiarato alla radio il vice ministro degli Esteri, Piotr Wawrzyk, "stanno preparando un'enorme provocazione vicino Kuznica Bialostocka, dove ci sara' un tentativo di attraversamento di massa del confine". 

"Si tratta della continuazione del disperato tentativo del regime di Lukashenko di usare le persone per destabilizzare l'Ue", ha fatto sapere un portavoce di Bruxelles, "noi rigettiamo ogni tentativo di strumentalizzare l'immigrazione per obiettivi politici". La pratica del governo bielorusso di usare i migranti come "tattica ibrida" per fare pressione sui Paesi europei e' "inaccettabile", e' invece la dichiarazione di un funzionario della Nato. La polizia di frontiera bielorussa, da parte sua, ha affermato di aver "assunto le misure necessarie per garantire la sicurezza delle persone che si stanno spostando lungo l'autostrada" e ha asserito che "l'indifferenza e l'attitudine inumana delle autorita' polacche hanno causato questa disperata mossa dei rifiugiati".

Negli ultimi mesi, Lituania, Lettonia e Polonia hanno segnalato un aumento del numero di immigrati in arrivo dal confine con la Bielorussia. In particolare, secondo gli ultimi dati, piu' di 30 mila persone hanno tentato di entrare illegalmente in Polonia e almeno in 7 hanno perso la vita nel tentativo. Varsavia ha parlato del "piu' grande tentativo finora di penetrazione di forze di massa nel territorio" e ha sostenuto che nessuno degli immigrati che sono riusciti a varcare la frontiera ha presentato domanda d'asilo. Il presidente bielorusso, Alexander Lukashenko, ha osservato che a causa delle sanzioni occidentali, Minsk non ha "ne' soldi ne' forza" per frenare il flusso di persone.