Putin? Complimenti non solo dai "cattivi". In prima fila Modi, amico di Meloni
Il premier indiano tra i più convinti a congratularsi col presidente russo. E, nonostante sia amato dall'Occidente, parla di "rapporto speciale" con Mosca
Elezioni Russia, tra i più convinti a congratularsi con Putin c'è anche l'India di Modi
Non sono solo quelli che spesso vengono etichettati come "cattivi" a essersi congratulati con Vladimir Putin per la vittoria plebiscitaria (e che ha suscitato qualche polemica anche in Italia) alle elezioni presidenziali in Russia. Già, perché in prima fila tra coloro che si sono complimentati c'è stato anche Narendra Modi, premier dell'India e "leader più amato" del mondo, come lo ha definito Giorgia Meloni che ha stretto con lui un rapporto molto amichevole e collaborativo.
"Congratulazioni a sua eccellenza Vladimir Putin per la sua rielezione a Presidente della Federazione Russa", ha scritto il primo ministro indiano su X. Non si è fermato qui, ma ha significativamente aggiunto: "Ci auguriamo di poter lavorare insieme per rafforzare ulteriormente il consolidato partenariato strategico speciale e privilegiato tra India e Russia negli anni a venire".
La cosa non sorprende più di tanto, quantomeno chi segue le manovre dell'India dall'inizio della guerra in Ucraina in avanti. Nuova Delhi ha legami strategici decennali con la Russia, che hanno continuato a svilupparsi dal 2022 in avanti, nonostante sempre di più l'India venga indicata dagli Stati Uniti e dall'Europa come un partner strategico, anche in un'ottica di "riduzione del rischio" nei confronti della Cina. Basti pensare al lancio della sin qui piuttosto fumosa "via delle spezie" in contrapposizione alla Via della Seta cinese.
L'India è da lungo tempo uno dei principali destinatari dell'hardware militare russo e dal febbraio 2022 in poi ha aumentato drasticamente i suoi acquisti di greggio russo dopo che le nazioni occidentali hanno imposto sanzioni e un tetto ai prezzi in risposta all'invasione dell'Ucraina. L'India ha incrementato gli acquisti di petrolio russo, sfruttando i forti sconti del Cremlino sui prezzi dovuti alle sanzioni. Le sue importazioni sono cresciute da un minimo nel gennaio 2022, prima della guerra, a 1,27 milioni di barili al giorno nel gennaio 2023, secondo i dati della società di ricerca Vortexa. La Russia è stata il principale fornitore di petrolio dell'India nel 2023, con circa il 30% delle importazioni.
Il rapporto "speciale e privilegiato" tra India e Russia
Non si tratta solo di commercio o energia. L'India fa sì parte del Quad, l'alleanza quadrilaterale Usa-India-Giappone-Australia che la Cina percepisce come un primo velleitario tentativo di formare un corrispettivo asiatico della Nato, ma allo stesso tempo continua a sedere in gruppi come i BRICS (da poco allargati con 5 nuovi membri) proprio insieme a Cina e Russia e nell'Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai, sempre insieme a Pechino e Mosca ma anche alle ex repubbliche sovietiche dell'Asia centrale e all'Iran.
Durante i giorni di Natale, mentre Stati Uniti ed Europa erano forse distratti, l'India è tornata a parlare ad alto livello con la Russia, con la visita a Mosca del ministro degli Esteri indiano S. Jaishankar. Al termine dell'incontro con Sergei Lavrov, l'omologo russo ha dichiarato che sono stati discussi "piani e fatto progressi nei colloqui per la produzione congiunta di equipaggiamenti militari".
I capi delle diplomazie dei due paesi hanno poi parlato delle prospettive di cooperazione militare e tecnica, compresa la produzione di armi moderne. "Abbiamo anche intrapreso passi specifici in questo settore", ha detto Lavrov. Ha aggiunto che la loro cooperazione è di natura strategica, che "corrisponde agli interessi nazionali dei nostri Stati, all'interesse di mantenere la sicurezza nel continente eurasiatico". Lavrov ha detto che hanno concordato una serie di passi per espandere la cooperazione, tra cui il Corridoio internazionale di trasporto Nord-Sud che collega la Russia e l'India via nave, ferrovia e strada, nonché la creazione della rotta marittima Chennai-Vladivostok.
Sempre in quella sede si è discusso anche della cooperazione nel settore degli idrocarburi e dell'uso pacifico dell'energia nucleare. Jaishankar ha dichiarato che le relazioni tra India e Russia rimangono stabili e forti. "Si basano sulla nostra convergenza strategica, sui nostri interessi geopolitici e sul fatto che sono reciprocamente vantaggiose", sottolineando che il commercio bilaterale ha raggiunto un massimo storico. "Abbiamo superato i 50 miliardi di dollari di fatturato l'anno scorso e ci aspettiamo di superarli quest'anno", ha detto Jaishankar. "L'importante è che questo commercio sia più equilibrato, sostenibile e che garantisca un accesso equo al mercato".
Insomma, anche l'amico dell'Occidente Modi è amico di Putin.