Guerra Israele, si sgretola la tregua con Hamas. L'esperto: "Trump ha capito che era una trappola"

Le bombe della notte mettono fine ad una tregua fragile e riportano al punto di partenza una situazione di difficile soluzione

di Andrea Soglio
Esteri

Dietro i raid di Israele la paura di azioni di Hamas e la posizione Usa

La tregua a Gaza è di fatto saltata questa notte dopo i raid di Israele contro postazioni di Hamas a Gaza. I missili e le bombe hanno colpito centri di comando, stando a quanto riferito da Tel Aviv, in cui sarebbero stati uccisi almeno 10 alti dirigenti e nuovi comandanti dei miliziani, in fase di piena riorganizzazione.

Un'azione per certi versi attesa dopo settimane in cui lo stop alle armi ed i patti per la liberazione degli ostaggi era più volte vacillata. Di sicuro oggi la situazione torna quasi al punto di partenza. Per capire le reali ragioni dell'attacco e soprattutto per capire cosa succederà domani abbiamo chiesto l'opinione di Stefano Piazza, esperto di sicurezza e geopolitica, in particolare legata al Medio Oriente.

"La scorsa notte, le Forze di Difesa Israeliane (IDF) e l'Agenzia per la sicurezza israeliana (Shin Bet) hanno condotto una serie di attacchi su larga scala contro obiettivi associati ad Hamas nella Striscia di Gaza. Le operazioni sono state coordinate dal capo di stato maggiore dell’IDF, Eyal Zamir, e dal direttore dello Shin Bet, Ronen Bar, dalla base di Kirya a Tel Aviv.

L’esercito israeliano ha dichiarato che i bombardamenti sono stati lanciati dopo che l’IDF aveva rilevato segnali di preparativi da parte di Hamas per sferrare attacchi contro Israele, mentre l’organizzazione si ristrutturava e rafforzava il proprio arsenale. Il Ministero dell’Informazione di Gaza, controllato da Hamas, ha riferito che almeno 358 persone sono state uccise nei raid israeliani, che avrebbero colpito numerosi obiettivi. In seguito, il numero delle vittime è stato aggiornato a 358, sebbene tali cifre non siano state verificate in modo indipendente".

Perché questo attacco ? 

"Alla base ci sono informazioni di intelligence raccolte in queste settimane. Ieri sera intorno alle 22.30 le Idf hanno fatto sapere che Hamas si stava preparando ad attaccare via terra il sud di Israele e da qui la decisione di intervenire anche se i piani erano stati discussi la settimana scorsa.

Che la tregua sarebbe crollata lo si era capito la settimana scorsa dopo l’inviato di Donald Trump in Medio Oriente Steve Witkoff aveva espresso tutto il suo scetticismo affermando: «Purtroppo Hamas ha scelto di rispondere dichiarando pubblicamente flessibilità, mentre presenta segretamente richieste del tutto impossibili da realizzare senza un cessate il fuoco permanente». Poi Witkoff aveva lanciato un avvertimento ai jihadisti palestinesi: «Hamas sta facendo una pessima scommessa credendo che il tempo sia dalla sua parte. Non è così. Hamas è ben consapevole della scadenza e deve capire che risponderemo di conseguenza se passerà». 

Cosa può accadere ora? 

"Israele ha reso noto che proseguirà nell’offensiva contro Hamas con il supporto degli Stati Uniti dato che ormai tutti hanno capito che Hamas non intende rilasciare gli ostaggi ed è chiaro a molti che sfrutta i colloqui come una scusa solo per prendere tempo. Gli ostaggi sono l’unica carta che gli rimane da giocare per continuare a esistere e la useranno fino alla fine, ma qui credo che abbiano fatto male i conti". 

In Israele però ci sono state proteste interne al paese per questi raid...

"Vero. Le famiglie degli ostaggi prigionieri a Gaza hanno appreso la notizia della ripresa dei combattimenti con rabbia e hanno protestato e non si può che comprederli dato che la loro preoccupazione è per la vita dei loro cari. Tuttavia, le opzioni diplomatiche sono terminate perché Hamas non vuole rilasciare questi ostaggi. Va sottolineata un'altra questione.

Tutto avviene con il supporto degli Stati Uniti che con Donald Trump alla Casa Bianca hanno cambiato completamemte approccio alla questione. La passata amministrazione americana guidata da Joe Biden è stata del tutto includente e ha anche messo ostacoli a Israele illudendosi che Hamas avrebbe rilasciato gli ostaggi. Alla nuova amministrazione Usa è bastato un giro di colloqui per capire il bluff di Hamas e da qui la ripresa della guerra".

TUTTE LE NEWS DI ESTERI

Tags:
gazahamasisraeleusa