Rivolta in Russia, chieste le dimissioni di Putin: 19 deputati contro lo Zar

La debacle di Kharkiv fa montare l'opposizione interna e c'è anche chi vuole usare la bomba nucleare per sconfiggere definitivamente l'Ucraina

Esteri
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"Putin deve dimettersi" e cresce il fronte di chi spinge per il nucleare

 

Diciannove deputati russi hanno firmato un documento scottante: “Chiediamo le dimissioni di Vladimir Putin dalla carica di Presidente della Federazione Russa”. Dopo la sconfitta dell'esercito a Kharkiv e le accuse di brogli nelle recenti elezioni locali e regionali in cui hanno trionfato i candidati più vicini al Cremlino, è stata diffusa una petizione condivisa sui social da Ksenia Torstrem, deputata del distretto Semyonovsky di San Pietroburgo.

Secondo i "ribelli", Putin starebbe mettendo in pericolo il futuro della Russia con le sue decisioni, a partire dall'invasione dell'Ucraina. Da marzo, però, è in vigore una legge che prevede pene durissime, fino a 15 anni di reclusione, per chi diffonde “informazioni deliberatamente false” sulla guerra in Ucraina. Con questa regola, Putin vuole impedire le critiche alla cosiddetta "operazione speciale" e quindi i firmatari della petizione rischiano grosso.

Tuttavia, la sconfitta di Kharkiv sta facendo montare l'opposizione interna, con i nazionalisti di destra furiosi per la debacle militare e in pressing sul Cremlino perché intensifichi le operazioni di guerra usando armi più devastanti contro l’Ucraina. Tra queste opzioni c'è anche l'uso della bomba nucleare, un'ipotesi che terrorizza l'Europa (e non solo).