Ucraina, missili russi al confine. Putin: "La situazione peggiora"
Autobomba a Donetsk. Putin, sanzioni ci verranno imposte in ogni caso. Russia dà 10mila rubli ai rifugiati. Ambasciatore Usa espulso: Mosca spiega le ragioni
Ucraina: autobomba a Donetsk
C'e' stata una potente esplosione nel centro di Donetsk: un'autobomba e' esplosa a pochi decine di metri dal palazzo del governo della Repubblica popolare di Donetsk, la repubblica separatista filorussa in territorio ucraino. L'auto e' andata completamente distrutta, non ci sono state vittime e il capo delle milizie, Denis Sinenkov, ha fatto sapere che era sua la jeep esplosa nel parcheggio all'esterno dell'edificio governativo e che sta "bene". L'incidente avviene dopo i timori degli Usa, ripetuti in maniera ossessiva nelle ultime ore, che ci possa essere un 'casus belli' che inneschi la reazione militare russa. I timori di un intervento delle truppe di Mosca in Ucraina si sono ulteriormente acuiti anche per il moltiplicarsi degli scontri tra separatisti filo-russi e forze di Kiev.
Ucraina, Putin: "La situazione sta peggiorando"
Vladimir Putin denuncia un "aggravarsi della situazione nell'est dell'Ucraina". A causa delle azioni di Kiev, ha affermato oggi il presidente della Federazione russa, "si è verificato un aggravarsi della situazione nel Donbass". L'Occidente imporrà le sanzioni contro la Russia "in ogni caso". E' la convinzione espressa da Vladimir Putin, nel corso di una conferenza stampa con il presidente bielorusso Aleksander Lukahensko.
Ucraina: Putin da' benvenuto a rifugiati, 10mila rubli a ognuno
Il presidente russo Vladimir Putin ha dato il benvenuto ai rifugiati in arrivo in Russia dalla regione separatista ucraina consegnando 10mila rubli (l'equivalente di 114 euro) a ognuno di quanti che varcano le frontiera dal Donbass. Lo ha reso noto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.
Mosca giustifica l'espulsione vice ambasciatore Usa
La Russia ha spiegato le ragioni che hanno portato all'espulsione del vice ambasciatore degli Stati Uniti a Mosca, Bartle Gorman, all'inizio di questa settimana: "Al diplomatico americano è stato ordinato di lasciare la Russia, ma rigorosamente in risposta all'irragionevole espulsione del ministro-consigliere della nostra ambasciata a Washington, nonostante il suo status di importante funzionario", le parole di Maria Zacharova, portavoce del ministero degli Esteri moscovita.
Ucraina-Russia, "60 violazioni del cessate il fuoco in 24 ore"
La Russia ha annunciato che domani effettuera', sotto la supervisione del presidente Vladimir Putin, manovre delle sue "forze strategiche", in particolare con il lancio di missili balistici e da crociera. "Il 19 febbraio, sotto la guida del comandante supremo delle forze armate russe Vladimir Putin, sara' organizzata un'esercitazione pianificata delle forze di deterrenza strategica", ha affermato il ministero della Difesa, citato dalle agenzie di stampa russe.
Il ministero della Difesa ucraino ha reso noto oggi di aver registrato 60 violazioni del cessate il fuoco da parte dei separatisti filorussi nella regione del Donbass nelle ultime 24 ore. Secondo quanto riporta il Guardian, un soldato è rimasto ferito.
Solo poche ore fa si sono registrati colpi d'artiglieria sono esplosi vicino al villaggio di Stanytsia Luganska, in Ucraina orientale, dove ieri e' stato colpito un asilo nido. E' quanto ha potuto accertare un giornalista della France Press sul posto. Piu' di 20 abitazioni sono state danneggiate dai bombardamenti di giovedi' intorno al villaggio, compreso l'asilo.
Nella tarda serata di ieri, l'esercito ucraino ha annunciato di non avere programmato un'offensiva contro le postazioni dei separatisti filorussi nell'est del Paese, né un bombardamento della popolazione civile. Il comandante delle forze armate ucraine, il tenente generale ucraino Valery Zaluzhny, ha sottolineato di voler "rispettare rigorosamente gli accordi di Minsk e le norme del diritto umanitario internazionale". "Le nostre azioni - ha dichiarato Zaluzhny - sono puramente difensive".
Intanto, la milizia dei spartisti filorussi dell'autoproclamata repubblica popolare di Lugansk, in Ucraina dell'Est, ha denunciato l'arrivo nella zona di "sabotatori" ucraini, con la missione di bloccare le vie di comunicazione tra Lugansk e l'altra repubblica ribelle di Donetsk, come riporta Ria Novosti, l’agenzia stampa di Stato sovietica.
Si è espresso in merito alla crisi ucraina il ministro degli Esteri francese, Jean-Yves Le Drian. In un’intervista ha affermato che al momento "ci sono tutte le condizioni per continuare il dialogo", e che attualmente "tutto è possibile, sia un invasione massiccia delle forze russe in territorio ucraino, sia una negoziazione".
Dal fronte ucraino, il ministero della Difesa sostiene l’ipotesi di una bassa probabilità di un’escalation su vasta scalata detto di ritenere "bassa" la probabilità che si verifichi un'escalation su vasta scala, commentando l’allarme lanciato dall’Occidente circa un'imminente invasione russa.
Per oggi è prevista la telefonata tra il ministro della Difesa russo, Serghei Shoiugu e il capo del Pentagono, Llyod Austin, su iniziativa della parte americana. Intanto, la Russia ha annunciato una maxi-esercitazione: sono previste per domani le manovre delle “forze strategiche”, in particolare con il lancio di missili balistici e da crociera, che avverrà sotto la supervisione del presidente Vladimir Putin.
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