Orban: "Ma quale minaccia russa. E' l'Europa che prepara la guerra"

Putin: "La legittimità di Zelensky è finita"

di Redazione
Tags:
guerraoccidenteorbanputinrussia
Vladimir Putin e Victor Orban
Esteri

Ucraina, Orban: "Minaccia russa? Sono manovre da parte dell'Occidente e dell'Europa per prepararsi all'entrata in guerra"

E' improbabile che la Russia attacchi un paese della Nato, mentre parlare di "minaccia russa" e' una manovra di preparazione alla guerra da parte dell'Occidente. Lo ha detto il primo ministro ungherese Viktor Orban intervistato dalla emittente Kossuth, secondo quanto riportano i media russi.

"La probabilita' che qualcuno - non stiamo parlando solo della Russia, ma di chiunque altro - oggi decida di attaccare un paese della Nato e' estremamente ridotta - ha detto Orban - La Nato e' un'alleanza difensiva e non tollerera' azioni militari che violino la sovranita' di qualsiasi paese membro. Pertanto, interpreto questi riferimenti alla "minaccia russa" piuttosto come manovre da parte dell'Occidente e dell'Europa per prepararsi all'entrata in guerra", ha detto Orban.

LEGGI ANCHE: Russia, Mosca cambia i confini nel Baltico. Putin sfida Lituania e Finlandia

 

Putin: "La legittimità di Zelensky è finita"

Per la Russia la legittimita' del presidente ucraino, Vladimir Zelensky, "e' finita". Lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin in una conferenza stampa al termine dei suoi negoziati con la controparte bielorussa a Minsk. "Naturalmente siamo consapevoli che la legittimita' dell'attuale capo di Stato e' venuta meno", ha detto Putin. Il mandato di Zelenskyj e' scaduto il 20 maggio ma le presidenziali del 2024 sono state rinviate, visto lo stato di legge marziale e mobilitazione nel Paese.

In questo contesto, Putin ha osservato che la Russia, quando riprendera' i negoziati con Kiev, dovra' capire con chi puo' e deve trattare se deve firmare documenti vincolanti legalmente. Putin ha sottolineato che Mosca e' pronta a proseguire il dialogo con Kiev, ma e' possibile riprenderlo sulla base degli accordi gia' raggiunti in Turchia e Bielorussia, nonche' tenendo conto della situazione sul terreno. "Parto dal fatto che i negoziati di pace devono essere ripresi, e non con l'aiuto di ultimatum, ma con quello del buon senso", ha detto il capo dello Stato.