Schroeder, bufera sull'ex cancelliere: "Massacri di Bucha? Putin non c'entra"
L'ex cancelliere tedesco si dice contrario all'embargo energetico russo da parte della Germania e non si pente di aver mantenuto stretti legami con Putin
Guerra Russia-Ucraina, Schroeder: "Le atrocità di Bucha non sono state ordinate da Putin"
Nonostante le forti critiche, l'ex cancelliere tedesco Gerhard Schroeder non si pente di aver mantenuto durante la guerra in Ucraina stretti legami con Vladimir Putin e i lucrosi incarichi in varie società energetiche russe che gli fruttano quasi un milione di dollari l'anno. "Tutti sono stati d'accordo negli ultimi 30 anni ma ora improvvisamente ognuno ne sa più degli altri", osserva in una lunga intervista al New York Times che ricostruisce la sua parabola politica.
Schroeder assicura di aver "sempre servito gli interessi tedeschi" e di "fare ciò che posso fare, almeno finché una parte si fida di me". Ma questa parte non è Berlino, è il Cremlino. L'ex cancelliere si dice contrario all'embargo energetico russo da parte della Germania ricordando la sua forte dipendenza dal gas di Mosca e spiega che si dimetterebbe dal suo incarico solo se Putin chiudesse il rubinetto del metano alla Germania, assicura.
Schroeder ritiene che la guerra sia "un errore" e che sia necessario "creare la pace al più presto". "Putin è interessato a mettere fine alla guerra ma non è facile, ci sono alcuni punti che devono essere chiariti", sottolinea. Quanto alle atrocità di Bucha, crede che debbano essere indagate ma pensa che gli ordini siano arrivati non da Putin bensì da autorità a livello più basso.