Se mette piede in Mongolia, Putin rischia l'arresto. Ma lo Zar conferma la visita ufficiale

Il 3 settembre sarà il giorno della verità, il presidente russo ha deciso di partire comunque. Snodo cruciale per la guerra in Ucraina a Ulan Bator?

di Redazione Esteri
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Vladimir Putin

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Putin, i rischi del suo viaggio in Mongolia. Paese che aderisce al patto per il suo "arresto internazionale"

Vladimir Putin ha deciso di prendersi un bel rischio, il prossimo 3 settembre infatti il presidente russo atterrerà a Ulan Bator, capitale della Mongolia. Ma la Mongolia è nella lista dei Paesi che hanno aderito all'arresto internazionale nei confronti di Putin nel marzo del 2023, per la "deportazione illegale" di bambini ucraini. Lo Zar rischia seriamente di essere arrestato mettendo piede in quel Paese. Ma a quanto sembra - riporta La Stampa - Putin non avrebbe nessuna intenzione di rinunciare a quel viaggio. Sarà la prima visita ufficiale del presidente russo in uno Stato firmatario, da quando la Corte penale internazionale ha emesso un mandato di arresto contro di lui. Potrebbe essere un passaggio chiave per le sorti della guerra in Ucraina, anche se dal Cremlino nessuno sembra essere preoccupato, evidentemente ci saranno state delle rassicurazioni da parte delle autorità mongole.

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Intanto, sul fronte diplomatico, - prosegue La Stampa - il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, afferma che la Russia era pronta ad avviare negoziati con l’Ucraina prima dell’inizio dell’incursione delle forze di Kiev nella regione di Kursk. Lavrov lo ha dichiarato in una conferenza stampa dopo i suoi colloqui con la controparte del Senegal, Yassine Fall. "Ricordiamo a tutti che il presidente Putin aveva avanzato la sua ultima proposta lo scorso giugno, dopo che tutte le precedenti iniziative e accordi erano stati fatti saltare dai suoi sostenitori occidentali. La nostra disponibilità ai negoziati era oltre ogni dubbio anche se, dopo le azioni spericolate (di Kiev, ndr) nella regione di Kursk non è più all'ordine del giorno".