Sri Lanka, la folla fa scappare il leader. Effetto domino: 19 paesi a rischio

La folla inferocita per l'inflazione e la mancanza di benzina costringe il presidente alle dimissioni

Esteri
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Sri Lana devastato da default e proteste: si dimette il presidente

Di fronte alle proteste esplose a Colombo, il presidente dello Sri Lanka, Gotabaya Rajapaksa, ha deciso di dimettersi il prossimo 13 luglio. Lo ha annunciato lo Speaker del Parlamento, Mahinda Yapa Abeywardena. "Il presidente ha bisogno di tempo per dimettersi, per assicurare un regolare trasferimento dei poteri", ha detto in una dichiarazione trasmessa dalla televisione. 

Il default di fine maggio, l'inflazione galoppante, la penuria di carburanti e gli improvvisi blackout degli ultimi mesi hanno scatenato le proteste nel Paese insulare dell'Asia meridionale, dove la furia popolare ha puntato il dito contro i vertici dello Stato, accusati di corruzione e nepotismo nel bel mezzo della peggiore crisi economica degli ultimi anni. Le forze dell'ordine, allertate nella giornata di ieri dalla mobilitazione per le strade di Colombo, avevano risposto con gas lacrimogeni, cannoni ad acqua e un coprifuoco in tutta la capitale.

Il provvedimento era poi stato revocato su pressione dei partiti dell'opposizione, delle ong per i diritti umani e dell'ordine degli avvocati. Un primo cedimento che ha galvanizzato i manifestanti che si sono accalcati in massa davanti alla residenza del presidente Gotabaya Rajapaksa. Ma il capo di Stato aveva già lasciato il palazzo presidenziale quando la folla inferocita ha fatto irruzione nella residenza, dove qualche manifestante ha festeggiato la fuga di Rajapaksa con un tuffo nella sua piscina privata, mentre gli altri insorti scandivano slogan nei corridoi del palazzo.

Effetto domino: altri 19 paesi a rischio bancarotta

Come riporta la Stampa, si rischia un effetto domino: "Ad oggi – secondo il Bloomberg Index – ci sono 19 Paesi (un anno fa erano appena sei) per un totale di quasi un miliardo di abitanti, i cui mercati sono in sofferenza. E che rischiano di non riuscire a ripagare il debito. Si parla di 237 miliardi in obbligazioni, un quinto del totale (1400 miliardi) del debito sovrano denominato in yen, euro o dollaro". Tra questi Pakistan, Tunisia, Etiopia, Ghana ed El Salvador, ma anche l'Argentina.