Svizzera, al via il summit di pace senza Putin. Usa: 1,5 mld aiuti a Kiev

Al via la conferenza di pace in Svizzera senza Putin e la Cina. Gli Usa annunciano lo stanziamento di 1,5 miliardi di aiuti civili a Kiev

di Redazione Esteri
Volodymyr Zelens'kyj
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Al via oggi in Svizzera il summit per la pace

Parte oggi in Svizzera il primo vertice di pace in Ucraina col presidente ucraino Volodymyr Zelensky e senza la Russia, dopo che Vladimir Putin ha fatto sentire la sua voce chiedendo una capitolazione de facto da parte di Kiev, prima di qualsiasi colloquio.
Più di 50 i capi di stato e di governo che si riuniscono nel lussuoso complesso alberghiero di Burgenstock, nella Svizzera centrale, fino a domenica, per gettare le basi di un percorso di pace che alla fine coinvolga Mosca. Zelensky intanto ha denunciato "l'ultimatum hitleriano" del presidente russo, mentre Stati Uniti e Nato hanno categoricamente respinto le condizioni poste dal capo del Cremlino.

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Summit per la pace, Scholz: “Il vertice di Lucerna innervosisce Putin”

l vertice di Lucerna sull'Ucraina "innervosisce" Putin. Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz in un'intervista a Ntv. Scholz ha detto di considerare la conferenza di pace organizzata da Volodymyr Zelensky un'opportunità per discutere di una pace che "abbia senso per l'Ucraina e rispetti la sua integrità e sovranità". Tuttavia, ha aggiunto, l'incontro in Svizzera deve costituire la base per un altro in cui verranno fatti "ulteriori passi" verso la pace. A proposito dell'ultima iniziativa di Putin sui negoziati per porre fine alla guerra e nella quale il presidente russo ha posto come condizioni, tra l'altro, l'esclusione dell'Ucraina dalla Nato, oltre alla rinuncia alle regioni annesse, Scholz l'ha liquidata dicendo che "non è un piano di pace, ma l'espressione di una conquista che vorrebbe ottenere come risultato del suo imperialismo".

Il piano del presidente russo Vladimir Putin per l'avvio dei colloqui di pace con l'Ucraina "non sono serie. Tutti sanno che le proposte non erano state presentate in modo serio, ma che avevano piuttosto a che fare con la conferenza di pace in Svizzera" e "puntano a distrarre" dai lavori a Lucerna al via oggi, ha sottolineato Scholz.

Il cancelliere ha confermato le riserve di Berlino sul quattordicesimo pacchetto di sanzioni Ue contro la Russia, ma ha respinto le accuse di ostruzionismo al tavolo negoziale. "No, non stiamo bloccando le sanzioni, come per tutti gli altri pacchetti stiamo lavorando intensamente con tutti gli altri e vogliamo garantire che tutto venga gestito nel modo più pragmatico possibile”. Le misure sul tavolo dei Ventisette puntano in particolare a impedire a Mosca di aggirare le sanzioni per comprare tecnologia occidentale con cui la sua industria bellica potrà produrre armi per la guerra in Ucraina. Berlino teme che il divieto di esportare beni sanzionati possa essere esteso a materiale ad uso civile, come i prodotti chimici o le attrezzature per la lavorazione dei metalli, danneggiando le così le pmi tedesche. Scholz ha affermato di voler garantire che l'economia tedesca orientata all'export sia messa nella posizione di continuare a operare. Incalzato sul blocco al tavolo Ue, il cancelliere ha respinto categoricamente il paragone con l'Ungheria di Viktor Orban e i suoi veti: "E' una totale assurdità", ha tagliato corto.

Summit per la pace, Cina: “Ucraina e Russia si trovino a metà strada”

La Cina invita la Russia e l'Ucraina "a incontrarsi a metà strada" e "ad avviare tempestivamente i colloqui di pace per raggiungere un cessate il fuoco e la fine della guerra". Lo ha affermato il vice rappresentante permanente della Cina presso l'Onu, Geng Shuang, alla riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite convocata su richiesta della Russia alla vigilia del vertice di pace in Svizzera oggi e domani in Svizzera. Lo riporta China Times. Geng Shuang ha affermato che "la posizione della Cina sulla questione ucraina è coerente e chiara" e che continuerà "a mantenere una stretta comunicazione con tutte le parti".

Summit per la pace, gli Usa annunciano 1,5 miliardi all’Ucraina per aiuti civili

La vicepresidente Usa Kamala Harris annuncia che gli Stati Uniti forniranno oltre 1,5 miliardi di dollari attraverso lo Usaid e il Dipartimento di Stato per sostenere la popolazione ucraina dal punto di vista civile. Lo si legge in una nota diffusa dalla Casa Bianca. "Questi finanziamenti serviranno a riparare le infrastrutture energetiche danneggiate dalla guerra, a espandere la produzione di energia, a incoraggiare gli investimenti del settore privato e a proteggere le infrastrutture energetiche", si legge ancora. "Questi sforzi aiuteranno l'Ucraina a rispondere agli ultimi attacchi della Russia alle infrastrutture energetiche del Paese, sostenendo la riparazione e il recupero, migliorando la resistenza dell'Ucraina alle interruzioni delle forniture energetiche e ponendo le basi per la riparazione e l'espansione del sistema energetico ucraino". Sul fronte umanitario, invece, i fondi Usa serviranno per aiutare a rispondere ai bisogni urgenti dei rifugiati, degli sfollati interni e delle comunità colpite dal conflitto a causa della brutale guerra della Russia contro il popolo ucraino.
Questo sostegno comprende assistenza alimentare, servizi sanitari, alloggi e servizi idrici, sanitari e igienici per milioni di ucraini vulnerabili all'interno del Paese e nella regione.

Borrell: “Mosca non può dettare le condizioni della pace”

"La continua aggressione della Russia contro l'Ucraina non dimostra alcun reale interesse per la pace. Le inaccettabili richieste di Putin mirano a legittimare l'invasione e a minare gli sforzi di pace, mentre la Russia si riarma e si prepara a una lunga guerra. L'aggressore non può dettare le condizioni per il cessate il fuoco". Lo scrive su X l'alto rappresentante Ue Josep Borrell, che si trova a Lucerna per il vertice di pace.

Zelensky: "Oggi facciamo un primo passo verso una pace giusta"

"Oggi inizia" la conferenza sulla pace in Ucraina "alla quale sono iscritti cento Stati e organizzazioni internazionali di tutti i continenti e parti del mondo, che rappresentano punti di vista diversi, ma uniti dal rispetto del diritto internazionale e degli altri. Insieme stiamo facendo il primo passo verso una pace giusta basata sulla Carta delle Nazioni Unite e sui principi fondamentali del diritto internazionale". Lo ha scritto su X Volodymyr Zelensky, che ha aggiunto: "America Latina, Medioriente e Asia, Africa, Europa, Pacifico, Australia, Nord America: sono tutti presenti. Il summit per la pace offre a ogni Paese l'opportunità di essere ascoltato e dimostrare una leadership globale". 

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