Titanic: ricerca disperata del sottomarino, "captati dei colpi".

Gli esperti: "Laggiù è buio pesto e fa freddissimo. Non riesci nemmeno a vederti la mano davanti alla faccia". Giovedì mattina finisce l'ossigeno a bordo

di Redazione Esteri
Il sottomarino di Ocean gate
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Sottomarino Titan, in arrivo una nave con robot che può scendere a 6 km

Per aiutare nelle ricerche del sommergibile Titan, il sommergibile con a bordo 5 persone scomparso dopo un'immersione verso il relitto del Titanic, è atteso l'arrivo nell'Atlantico settentrionale della nave francese Atalante, con un robot che può raggiungere i 6mila metri di profondità. "Victor 6000" ha bracci meccanici che possono essere controllati da remoto per tagliare cavi o compiere altre manovre.
Il robot "non è in grado di sollevare il sottomarino da solo" ma può aiutare ad agganciarlo a una nave, ha spiegato Olivier Lefort, il capo delle operazioni navali dell'Istituto francese di ricerca per lo sfruttamento del mare (Ifremer).

Sottomarino Titan, per salvare i cinque passeggeri restano meno di 24 ore

Nel frattempo rumori di colpi sarebbero stati captati dai sonar durante le attività di ricerca. Lo riporta la Cnn che cita un promemoria interno del governo degli Stati Uniti. Non è chiaro per quanto tempo siano stati sentiti i colpi, ma un successivo aggiornamento del rapporto sostiene che si siano stati sentiti più suoni. "È stato ascoltato un feedback acustico aggiuntivo che aiuterà a indirizzare le risorse di superficie e indica che potrebbero esserci sopravvissuti", si legge nell'aggiornamento. 

Il tempo passa e del sottomarino con a bordo 5 persone a caccia dei resti del Titanic non c'è traccia. L'aria all'interno della capsula finirà giovedì mattina e a quel punto non ci sarà più nessuna speranza di salvataggio per miliardari che hanno deciso di affrontare questa avventura, costata 250mila dollari a persona.

Le ricerche continuano senza sosta ma secondo gli esperti salvare le cinque persone a bordo è "un'impresa disperata". I soccorritori hanno perlustrato una vasta area a nord dell’Oceano Atlantico. Un pilota e quattro passeggeri erano all’interno del sottomarino in miniatura domenica, quando il mezzo ha perso la comunicazione con la nave madre in superficie circa un’ora e 45 minuti dalla sua immersione che doveva durare due ore. Gli aerei statunitensi e canadesi hanno perquisito più di 7.600 miglia quadrate di mare aperto, un’area più grande dello stato del Connecticut. Anche il lancio del boe sonar non ha prodotto risultati. L’agenzia di stampa Reuters fa sapere però che le autorità non hanno confermato per ora l’identità di alcun passeggero.

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Secondo gli esperti, i soccorritori devono affrontare notevoli ostacoli. Se il sommergibile avesse avuto un’emergenza a metà immersione, il pilota avrebbe probabilmente rilasciato pesi per tornare in superficie, secondo Alistair Greig, professore di ingegneria navale presso l’University College di Londra. Ma in assenza di comunicazioni, localizzare un sommergibile delle dimensioni di un furgone nel vasto Atlantico potrebbe rivelarsi un’impresa, ha detto. Il sommergibile è sigillato con bulloni dall’esterno, impedendo agli occupanti di fuggire senza assistenza anche in caso di emersione. L’esperto di Titanic Tim Maltin ha detto a Nbc News Now che setacciare un’area di 20.000 chilometri quadrati del Nord Atlantico a una profondità di quasi quattro chilometri non è facile. "È buio pesto laggiù. Fa un freddo gelido. Il fondale è fangoso ed ondulato. Non riesci nemmeno a vederti la mano davanti alla faccia".

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