Trump fa sul serio: "I palestinesi non potranno più tornare a Gaza". E Hamas risponde con le maniere forti

Le nuove tensioni non finiscono qui. Hamas annuncia che sospenderà il rilascio degli ostaggi sabato prossimo fino a nuovo avviso

di Redazione Esteri

Donald Trump e la Striscia di Gaza

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Salvini vede Netanyahu: "Sostegno al percorso di pace e stabilità"

Matteo Salvini è a Gerusalemme e sta incontrando il Ministro degli Affari della Diaspora e dell’Antisemitismo Amichai Chikli. È il terzo incontro istituzionale dopo quello con il ministro degli Esteri Gideon Saar e con il primo ministro Benjamin Netanyahu.

In particolare, il colloquio con il primo ministro, durato circa mezz’ora, ha permesso di fare il punto della situazione all’indomani della visita a Washington del premier israeliano e di ribadire i rapporti di amicizia tra Italia e Israele, confermando il sostegno al percorso di pace e stabilità in Medio Oriente. Il vicepremier e ministro italiano ha confermato le forti perplessità rispetto alla decisione della Cpi nei confronti di Netanyahu.

Salvini resterà in Israele anche domani, e tra gli altri appuntamenti ha in agenda un bilaterale con la collega ai Trasporti Miri Regev ed il Presidente della Knesset. "In Israele è ben noto il posizionamento politico di Salvini e la forte sintonia con la nuova Amministrazione Usa di Donald Trump", viene sottolineato dallo staff del leader della Lega.

Mo, Trump: “Nel mio piano, palestinesi non avrebbero diritto di tornare a Gaza”

Secondo il piano di Trump che prevede l'acquisizione del territorio da parte degli Stati Uniti, i palestinesi non avrebbero alcun diritto di tornare a Gaza. Lo ha detto a Fox News il presidente americano, spiegando che "no, non lo farebbero, perché avranno alloggi molto migliori. In altre parole, sto parlando di costruire un posto permanente per loro".

Mo, la Siria dice no al piano Trump: "Nessuna potenza può cacciare palestinesi"

Tra i primi a criticare la proposta è il presidente siriano ad interim, Ahmed al-Sharaa, sostenendo che "nessuna potenza può espellere un popolo dalla sua terra". "Molti Paesi ci hanno provato e tutti hanno fallito, soprattutto durante la recente guerra a Gaza", ha affermato al-Sharaa in un'intervista al podcast 'The Rest is Politics', condotto dall'ex portavoce del primo ministro britannico Tony Blair, Alastair Campbell, e dall'ex segretario di Stato per la cooperazione internazionale, Rory Stewart.

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"Le persone hanno sopportato dolore, omicidi e distruzione e si sono rifiutate di lasciare la loro terra. Per oltre 80 anni di guerra, ogni tentativo di spostare (i palestinesi, ndr) è stato respinto. Coloro che se ne sono andati si pentono della loro decisione", ha affermato il leader siriano, evidenziando che "non sarebbe intelligente, né corretto dal punto di vista morale o politico da parte di Trump guidare gli sforzi per cacciare i palestinesi dalla loro terra".

Hamas a Trump: "Gaza non può essere comprata né venduta"

Comunque, l'affermazione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di voler comprare e prendere possesso di Gaza aveva scatenato “l’ira” di Hamas fin da stamattina, con il membro dell'ufficio politico di Hamas Izzat al-Rishq che, già stamattina, aveva sostenuto che le parole di Trump riflettono una "profonda ignoranza" sulla Palestina e sul Medio Oriente e sono "assurde". Non solo, al-Rishq ha sottolineato inoltre che "Gaza non è una proprietà che può essere comprata e venduta, ed è parte integrante della nostra terra palestinese occupata".

Per al Rishq, affrontare la questione palestinese con la mentalità di un investitore immobiliare è "una ricetta per il fallimento" e ha insistito sul fatto che il popolo palestinese ostacolerà qualsiasi piano di sfollamento o deportazione. "Gaza appartiene al suo popolo, che non la abbandonerà se non per tornare alle sue città e ai suoi villaggi occupati nel 1948".

Hamas sospende rilasci fino a nuovo ordine

Ma le nuove tensioni non finiscono qui. "Hamas annuncia che sospenderà il rilascio degli ostaggi sabato prossimo fino a nuovo avviso, citando le violazioni israeliane dell'accordo", lo scrive su X il corrispondente di Axios Barak Ravid.

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