Guerra Israele, Trump torna a minacciare Hamas: "Lasciate Gaza e liberate tutti gli ostaggi o siete morti"
Gli effetti dello stop agli aiuti nella Striscia, imposto da Israele: c'è cibo ancora solo per due settimane
Trump torna a minacciare Hamas: "Sto inviando a Israele tutto ciò di cui ha bisogno per finire il lavoro..."
Donald Trump ha scelto il suo social Truth per dare l'ultimatum ad Hamas, il presidente americano accelera per la tregua definitiva a Gaza ma lo fa schierandosi apertamente con Israele e garantendo tutte le armi necessarie all'amico Netanyahu per combattere il nemico. "Potete scegliere - ha detto Trump rivolgendosi ad Hamas - rilasciare tutti gli ostaggi ora, non dopo, e restituire immediatamente tutti i cadaveri delle persone che avete assassinato, o per voi è finita. Solo le persone malate e contorte conservano i corpi, e voi siete malati e contorti! Sto inviando a Israele tutto ciò di cui ha bisogno per finire il lavoro, nessun membro di Hamas sarà al sicuro se non farà come dico".
"Ho appena incontrato - prosegue Trump - i vostri ex ostaggi le cui vite avete distrutto. Questo è il vostro ultimo avvertimento! Per la leadership, ora è il momento di lasciare Gaza, finché avete ancora una possibilità. Inoltre, al popolo di Gaza: un futuro meraviglioso vi attende, ma non se tenete degli ostaggi. Se lo fate, siete morti. Prendete una decisione intelligente, rilasciate gli ostaggi ora, o ci sarà l'inferno da pagare più tardi".
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Intanto ci sono conseguenze per il blocco degli aiuti umanitari imposto da Israele per Gaza. Il Programma Alimentare Mondiale (Wfp) fa sapere che le sue scorte di cibo a Gaza sono sufficienti per meno di due settimane. Da qui il rischio per l'agenzia Onu di essere costretta a ridurre le dimensioni delle razioni per servire quante più persone possibile. Quanto al carburante, necessario per far funzionare panetterie e trasportare cibo, i rifornimenti dureranno per alcune settimane se non saranno alimentati presto. "La situazione nella Striscia di Gaza è diventata critica".
L'agenzia dell'Onu con sede a Roma riferisce che le riserve non consentiranno di mantenere in funzione cucine e panifici a Gaza per più di due settimane spiegando che è il risultato del blocco imposto da Israele, che ha interrotto il flusso di cibo, carburante, medicine e altri beni essenziali. Questo blocco arriva dopo sei settimane di fragile tregua tra Israele e Hamas. Durante le prime sei settimane, Israele aveva facilitato l'ingresso di aiuti umanitari. Lunedì il Wfp ha diffuso un comunicato, chiedendo "urgenti chiarimenti da parte delle autorità israeliane riguardo alle attuali restrizioni al fine di riprendere rapidamente i convogli di aiuti umanitari essenziali verso Gaza".