Trump, le banche gli sbarrano la strada: 30 prestiti negati per la cauzione
Usa, l'ex presidente deve presentare una fideiussione da 454 mln per affrontare i processi, ma gli istituti di credito si stanno mettendo tutti di traverso
Usa, le banche "alleate" di Biden: 30 rifiuti per Trump e i 454mln servono subito
A fermare la corsa di Donald Trump per la Casa Bianca potrebbero essere le banche e non i giudici. Questo è quanto sta emergendo in merito ai processi in cui l'ex presidente degli Stati Uniti è alla sbarra. Scavalcato e distanziato da Joe Biden (che ha nelle sue casse elettorali 155 milioni di dollari, mentre gli ultimi dati disponibili danno il leader repubblicano a quota 40), Trump - si legge su Il Corriere della Sera - ora deve affrontare prioritariamente le emergenze processuali. Non ha denaro liquido e non è riuscito a trovare fideiussioni per coprire i 454 milioni di dollari che è stato condannato a pagare per i reati finanziari e fiscali commessi dalla sua Trump Organization: deve versarli entro fine mese come cauzione in attesa dell’esito del ricorso in Appello già presentato.
Leggi anche: Trump cerca di vendere a Musk il suo social "Truth": Elon declina l'offerta
Leggi anche: Trump: "Hitler fece anche cose buone". Rivelazione in un libro
I legali dell’ex presidente, che ha già dovuto versare 91 milioni per la condanna per diffamazione nei confronti di Jean Carroll, una donna che l’aveva accusato di abusi sessuali, sostengono - prosegue Il Corriere - di aver mobilitato quattro broker finanziari che hanno contattato 30 diverse compagnie specializzate nell’emissione di fideiussioni: nessuna si espone per più di 100 milioni e tutte chiedono cash e non immobili come garanzia collaterale. E Trump, che ha sicuramente un patrimonio immobiliare imponente, evidentemente è a corto di liquidità, anche perché spende molto perl’esercito di avvocati che lo difendono nei numerosi procedimenti penali e civili che deve fronteggiare.
Trump: "Se non vengo eletto sarà un bagno di sangue per gli Usa". Video