Trump: "Mi basta un colpo di telefono per fermare le guerre". Melania lo bacia

Il discorso dell'ex presidente degli Usa alla convention dei Repubblicani: "Faremo la più grande deportazione della storia"

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Donald Trump, Vance e Lara Trump

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Usa, Trump parla già da presidente: Biden totalmente ignorato nel suo discorso

Donald Trump parla alla convention dei Repubblicani e il suo sembra già un discorso da presidente degli Stati Uniti. Il tycoon in un'ora e mezza di intervento nomina una sola volta il suo avversario Biden, segnale chiaro del fatto che ormai non lo tema neanche più, visto che sembra imminente il suo passo indietro. Lo staff del presidente ha detto chiaramente per la prima volta che "Biden sta valutando se ritirarsi", il pressing di Obama e Clinton su tutti potrebbe portarlo alla rinuncia della candidatura "entro il weekend". Intanto Trump affronta diversi temi alla convention di Milwaukee, ormai non più solo per i Repubblicani ma per tanti indecisi è diventato un eroe dopo l'attentato e quel grido "fight, fight, fight".

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"Insieme - dice Trump alla convention dei repubblicani - riporteremo visione, forza, fiducia, e mostreremo una cosa che si chiama buon senso nel prendere la maggior parte delle nostre decisioni". Trump ha promesso ai suoi sostenitori il ritorno dell’American Dream: “Spero che mi sosteniate perché io riporterò in auge il sogno americano. Questo è ciò che faremo. Vi chiedo di essere felici riguardo il futuro del nostro Paese". Poi il tycoon è tornato a parlare di "China virus", virus cinese, come fece durante la pandemia, quando aizzò l’odio degli americani verso gli asiatici. Lo ha fatto nel passaggio in cui ha promesso di sfidare la Cina con i dazi. Poi annuncia: "Faremo la più grande deportazione della storia".

Parole durissime nei confronti di Hamas: "Ridateci indietro i nostri ostaggi prima del mio nuovo mandato o pagherete un caro prezzo". Sulle guerre dice: "Mi basta fare una telefonata per fermarle. Con me presidente la Russia non si è presa mai nulla". La convention Gop, con l'incoronazione di Donald Trump che ha accettato la nomination per la corsa alla Casa Bianca, si chiude sulle note della Turandot di Giacomo Puccini, in particolare l'aria "Nessun dorma", cantata da Pavarotti. Risuonano nel palazzetto le parole "Vincerò, vincerò...". Non appena terminato il lungo intervento di Donald Trump alla convention, la moglie Melania è salita sul palco e ha baciato sulla guancia il marito. Subito dopo anche il resto della famiglia ha raggiunto sul palco il tycoon.