"Trump è tenuto in scacco da Putin grazie a un video erotico compromettente"

L'ex spia Christopher Steele, autore del dossier "Russiagate": "I russi non hanno mai diffuso le immagini, perché con lui alla Casa Bianca c'hanno guadagnato"

(fonte Lapresse)
Esteri
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"COSI' DONALD TRUMP E' TENUTO IN SCACCO DALLA RUSSIA" - PARLA L'AGENTE SEGRETO CHRISTOPHER STEELE

Christopher Steele, l'ex agente segreto britannico autore del dossier che ha preso il suo nome ritenuto all'origine dell'inchiesta del Russiagate, si fa avanti e difende il suo operato, affermando che veramente i russi hanno materiale compromettente, il famoso video della pratica sessuale nota come "golden shower" (pioggia dorata), con cui controllano Donald Trump.

Dopo essere rimasto per cinque anni nell'ombra ed in silenzio, Steele ha detto in un’intervista alla ABC: "Credo che sia importante chiarire le cose. Credo che la cosa più importante è che i problemi identificati nel 2016 non sono spariti, anzi sono peggiorati.

IL DOSSIER SUL PRESIDENTE USA E IL VIDEO HARD

Steele fu autore del dossier, commissionato alla società Fusion Gps prima da avversari di Trump alle primarie e poi dalla campagna democratica. Tuttavia, esso contiene elementi che non sono stati confermati dall'Fbi, diventando così una sorta di tallone d'Achille dell'intera inchiesta di Robert Mueller. L'Fbi infatti usò il dossier di Steele per ottenere l'autorizzazione per intercettare l'ex collaboratore della campagna di Trump, Carter Page, come è stato evidenziato dal rapporto dell'ispettore generale del Dipartimento di Giustizia del 2019 che sollevò dubbi sull'attendibilità di un dossier che si fondava su "voci e illazioni". 

"Io difendo il lavoro che abbiamo fatto, le fonti che abbiamo usato e la nostra professionalità", ha detto l'ex spia britannica nell'intervista, confermando di credere che la Russia abbia il famoso video della golden shower, con Trump e prostitute in un albergo russo, nella tradizione dei ‘kompromat’, cioè il materiale compromettente raccolto dai servizi russi.

"Credo che esista, ma non sarei certo al 100%", ha però poi risposto ad una domanda diretta sull'esistenza del video che, secondo lui, la Russia ha "stabilito di non dover pubblicare".

"Non c'era bisogno - ha spiegato - credo che i russi hanno avuto un gran bel vantaggio quando Donald Trump era presidente".