Ucraina, 7 banche russe fuori da Swift: via Vtb, salve Sberbank e Gazprombank

L'Unione Europea, guidata Ursula von der Leyen, ha stilato la lista di istituti di credito russi che verranno espulsi dal sistema internazionale Swift

Ursula von der Leyen
Esteri
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Guerra Ucraina, l'Ue esclude da Swift 7 banche russe: fuori Vtb (2o istituto di credito). Si salvano (per ora) Sberbank e Gazprombank

L'Ue taglia fuori da Swift, l'apparato circolatorio del sistema bancario internazionale, sette banche russe per via dell'aggressione della Russia all'Ucraina. Gli istituti colpiti sono Bank Otkritie, Novikombank, Promsvyazbank, Bank Rossiya, Sovcombank, Vnesheconombank (Veb) e Vtb Bank, che è la seconda banca della Russia. E' una misura mirata, ma in passato era stata adottata solo nei confronti della Corea del Nord e dell'Iran, cosa che dà la misura dell'isolamento cui l'Occidente minaccia di condannare Mosca.

Swift, salve Sberbank e Gazprombank

Vengono "salvate", almeno per ora, Sberbank, la prima banca della Russia, e Gazprombank, istituto di credito del colosso del gas nato dal Ministero che gestiva le sterminate riserve di idrocarburi dell'Unione Sovietica: "Abbiamo dovuto lasciarle fuori perché sono i "principali veicoli per i pagamenti delle forniture energetiche" dalla Russia all'Europa, spiega un alto funzionario Ue, e alcuni Paesi, quelli più dipendenti dal gas russo, erano contrari.

I Paesi che più spingevano per un allargamento della platea delle banche sanzionate hanno accettato il compromesso, perché tutte le capitali Ue capiscono che la priorità, in questo frangente, è non dividersi. Non era tecnicamente possibile disconnettere parzialmente Sberbank e Gazprombank, "salvando" i bonifici per il gas e impedendo quelli per altri fini. Toglierle da Swift avrebbe comportato l'interruzione delle forniture di energia all'Ue.

Il fatto che Sberbank e Gazprombank restino, per ora, connesse a Swift, non vuol dire che siano destinate ad aumentare il loro giro d'affari, "rubando" clienti alle consorelle russe sanzionate: "Non è quello che ci aspettiamo che accada", poiché entrambe le banche, oltre ad essere colpite, direttamente o indirettamente, da sanzioni di altro tipo come "l'80%" del sistema bancario russo, hanno ormai uno stigma reputazionale e "le imprese occidentali ci penseranno bene" prima di fare business con loro.

Russia, banche sanzionate in costante revisione

Inoltre, la lista delle banche sanzionate "è sotto revisione costante" e potrà essere cambiata "a seconda di come si svilupperanno gli eventi". Non è detto, quindi, che Sberbank e Gazprombank non vengano colpite in futuro: del resto, fino a qualche giorno fa l'ipotesi di escludere le banche russe da Swift era pressoché inconcepibile per l'Ue, ma l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia ha cambiato decisamente le cose. Nulla sembra più essere completamente fuori dal tavolo, anche se alcuni Paesi mantengono un atteggiamento incrementale, senza cedere all'emotività e tenendo i nervi saldi.

L'espulsione da Swift, sistema di messaggistica che garantisce ai circa 11mila aderenti (tutte banche) gestito da una società consortile con sede a La Hulpe, in Belgio, la certezza dell'identità delle controparti, non significa che le banche sanzionate non saranno in grado di effettuare transazioni finanziarie con l'estero. Ma farlo sarà molto più difficile, e più rischioso per le controparti.

La Svizzera si allinea al pacchetto di sanzioni Ue contro la Russia

Saranno più difficoltose tutte le transazioni con quelle banche, sia piccole che grandi: "Fare un trasferimento da 500 mln di dollari via e-mail è molto più rischioso" che farlo tramite Swift, sistema che garantisce l'identità della controparte. La Svizzera si è allineata agli altri pacchetti di sanzioni Ue contro la Russia, cosa che è stata molto ben accolta a Bruxelles perché Berna avrebbe potuto essere per i russi una via per "aggirare" le misure dell'Unione.

Tuttavia, in questo caso, non è necessario che la Confederazione si allinei con Bruxelles, dato che il quartier generale di Swift è in Belgio e che i regolamenti Ue sono direttamente applicabili in tutti gli Stati Ue: "Se non sei connesso a Swift, non lo sei per tutti", osserva l'alto funzionario. In questo, c'è una "extraterritorialità" della misura adottata dall'Ue, abituata a subire l'extraterritorialità delle sanzioni Usa, che hanno il vantaggio del dollaro.

Ci sarà un periodo di 10 giorni, dalla pubblicazione del provvedimento, per "smontare" i rapporti con le 7 banche. Le banche che sono state identificate come "target" sono quelle ritenute come le più direttamente connesse al finanziamento dello Stato russo e, quindi, dello sforzo bellico contro l'Ucraina.

Ue, al via la sanzione "Russian Direct Investment Fund"

Certo, le banche russe sanzionate potranno connettersi con altri circuiti di messaggistica finanziaria, in Cina o altrove, "ma passando da una rete all'altra non trovi il network che hai lasciato", vale a dire che i ponti con molte banche occidentali saltano, a meno che non ci si affidi a fax, telefonate ed e-mail, perché non necessariamente sono presenti su altri circuiti.

Un'altra sanzione compresa nel pacchetto è Russian Direct Investment Fund, fondo sovrano russo che coinveste con partner esteri in settori ad alta tecnologia in Russia: gli investitori Ue non potranno più coinvestire nelle iniziative del fondo. Il divieto "è solo per gli investimenti Ue, non riguarda gli investimenti passati", già effettuati, che non dovranno essere ritirati.

Infine, viene vietata la fornitura di euro in banconote a chiunque in Russia o per l'uso in Russia. La Commissione è stata allertata del fatto che alcune banche "stavano valutando la possibilità di trasportare fisicamente banconote in Russia, via terra" e ha pertanto "chiuso la falla" in via preventiva. Il divieto serve ad evitare aggiramenti delle sanzioni: sono previste limitate eccezioni per l'uso personale del contante, anche per il personale diplomatico.

 

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