Ucraina, droni russi vicini alla Romania: verso il terzo conflitto mondiale?

Il presidente ucraino Zelensky sta cercando di coinvolgere la Romania nel suo conflitto? Il pericolo è crescente

Di Giuseppe Vatinno
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Esteri

Guerra Ucraina, scoppia il rischio di un terzo conflitto mondiale: analisi 

Per la prima volta un Paese membro della NATO è stato “attaccato” dalla Russia tramite un drone. Non si è trattato certo di un bombardamento ma di una violazione territoriale sì, tanto che il presidente rumeno Klaus Iohannis ha chiesto una indagine urgente. C’è da dire che la Romania aveva smentito Kiev che continuava a dire che droni russi di fabbricazione iraniana fossero caduti in territorio rumeno dopo l’attacco ai porti sul Danubio e alla città ucraina di Izmail ma ora la posizione ufficiale di Bucarest è cambiata ed il ministro della Difesa Angel Tilvar ha confermato che pezzi di un drone russo sono in territorio rumeno, nei pressi del delta del fiume Danubio, vicino al confine con l’Ucraina.

La cittadina di Izmail è colpita dai russi perché nel suo porto è deviato ora il grano dopo il divieto di Putin. Tuttavia il ministro Tilvar ha cercato di sminuire parlando di incidente e non attacco, ma resta alto il pericolo. Infatti la Romania dal 2004 fa parte della NATO e se Bucarest ritenesse di essere stata attaccata dai russi potrebbe invocare l’articolo 5 del Trattato dell’Alleanza atlantica che prevede che se un Paese membro sia stato attaccato l’intera NATO è coinvolta nella sua difesa. Di fatto l’intera NATO entrerebbe in guerra con la Russia.

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In realtà un caso simile si è già verificato con la Polonia quando pezzi di missili di fabbricazione russa caddero nel suo territorio uccidendo anche due contadini. La Polonia, incitata dall’Ucraina, aveva fatto riferimento all’articolo 5 ma la Cia aveva stabilito che si era trattato solo di un incidente e non di un attacco. In seguito si è appurato che il missile era di fabbricazione russo ma era stato sparato dagli ucraini per errore proprio contro la Polonia. Questo a testimonianza della difficoltà di capire bene la dinamica dei fatti in tali frangenti.

Il punto è che Kiev dall’inizio della guerra non vede l’ora di coinvolgere militarmente ed ufficialmente la NATO nel conflitto e questo riporta ad alcune considerazioni di fondo. Questa guerra è vista dai Paesi Occidentali come un fatto interno Russo e ci si comincia a chiedere fino a quando e fino a dove debba continuare il supporto militare.

La guerra in Europa e soprattutto in Italia è estremamente impopolare e l’opinione pubblica è stufa di supportare un personaggio strambo come Zelensky che sembra eccitarsi alla prospettiva di una Terza Guerra Mondiale, che sarebbe combattuta con armi nucleari.

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Zelensky prima del conflitto aveva guai con la giustizia del suo Paese per corruzione e proprio la guerra lo ha “salvato”. Lui da provetto comico ha preso la palla al balzo e recitando e divenuto quasi un eroe. Ma il punto è che la vera natura di Zelensky sta emergendo e questo personaggio è in realtà molto pericoloso per l’Occidente e il mondo perché ha tutto l’interesse a soffiare sul fuoco e gettare benzina sul conflitto perché finché c’è la guerra lui ha tutto da guadagnare. La velocità con cui Zelensky ha cercato di coinvolgere la Romania nel conflitto, come prima aveva fatto con la Polonia, è la spia delle sue reali intenzioni.

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