Ucraina, Zelensky: "387 bombardamenti dopo l'annuncio della tregua di Pasqua". Mosca: "Kiev ha colpito il Donetsk"
Secondo Zelensky poche ore dopo l'entrata in vigore dell'ordine, le sirene antiaeree hanno suonato a Kiev e in diverse altre regioni ucraine dove le forze russe hanno compiuto bombardamenti e assalti
Vladimir Zelensky
Ucraina, Putin non allunga la tregua
Il presidente russo Vladimir Putin non ha dato alcun ordine di prorogare la 'tregua di Pasqua' in Ucraina, la cui scadenza è fissata alla mezzanotte di oggi (le 23 in Italia). Lo ha riferito il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Tass.
Ucraina, la tregua di Pasqua è "una finta": la denuncia di Zelensky. Mosca: "Kiev ha colpito il Donetsk". Lo scambio di accuse
La tregua di Pasqua annunciata ieri dal presidente russo Vladimir Putin è una "una finta": è questa la denuncia del presidente ucraino Volodymyr Zelensky secondo il quale le forze russe continuano con i bombardamenti e gli assalti lungo la linea del fronte nonostante il cessate il fuoco proclamato dal Cremlino fino alla mezzanotte di oggi.
Secondo Zelensky poche ore dopo l'entrata in vigore dell'ordine, le sirene antiaeree hanno suonato a Kiev e in diverse altre regioni ucraine dove le forze russe hanno compiuto bombardamenti e assalti. Citando un rapporto delle 6 locali (le 5 in Italia) del comandante in capo ucraino Oleksandr Syrsky, il presidente ucraino ha affermato che nelle sei ore fino alla mezzanotte di sabato, si sono verificati "387 bombardamenti e 19 attacchi da parte delle forze russe", con droni "utilizzati dai russi 290 volte". "Nel complesso, a partire dalla mattina di Pasqua, possiamo affermare che l'esercito russo sta cercando di creare l'impressione generale di un cessate il fuoco, mentre in alcune aree continuano i tentativi isolati di avanzare e infliggere perdite all'Ucraina".
L'ordine di Putin di interrompere tutti i combattimenti durante il fine settimana di Pasqua è arrivato dopo mesi di sforzi del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per convincere Mosca a concordare un cessate il fuoco con Kiev. Venerdì, Washington ha persino minacciato di ritirarsi dai colloqui se non si fossero registrati progressi. L'annuncio di ieri con cui Putin proclamava una tregua dalle 18 locali di sabato fino alla mezzanotte di domenica, aveva fatto ben sperare. Zelensky aveva risposto affermando che l'Ucraina avrebbe seguito l'esempio e aveva proposto di estendere la tregua oltre domenica, per 30 giorni "per dare una possibilità alla pace".
Proposta già respinta dal Cremlino. Putin aveva del resto sottolineato che la tregua per la festività pasquale, che cade oggi anche per i cristiani ortodossi, era motivata da "ragioni umanitarie" e che le truppe russe "devono essere pronte a resistere a possibili violazioni della tregua e a provocazioni da parte del nemico". Proclamando che la tregua sarebbe stata una dimostrazione di "quanto sia sincera la disponibilità del regime di Kiev, il suo desiderio e la sua capacita' di rispettare gli accordi e partecipare al processo di colloqui di pace", Putin ha dato il via libera a uno scambio di prigionieri che ha riportato a casa un totale di quasi 600 uomini, in uno scambio mediato dagli Emirati Arabi Uniti.
I precedenti tentativi di stabilire un cessate il fuoco per la Pasqua nell'aprile 2022 e per il Natale ortodosso nel gennaio 2023 non sono stati attuati dopo che entrambe le parti non sono riuscite a concordarli. "Per milioni di ucraini, la Pasqua è una delle festività più importanti. E milioni di ucraini andranno in chiesa", ha detto Zelensky nel suo discorso del sabato sera "Nel corso degli anni di questa guerra su vasta scala, gli attacchi russi hanno distrutto o danneggiato più di 600 chiese, luoghi di preghiera e luoghi di culto".