Ucraina, Mosca avanza nel Kursk: ripresa Sudzha. E boccia l'idea dei peacekeeper europei: "Sarebbe un atto di guerra"
Secondo Reuters Mosca avrebbe presentato agli Usa le sue richieste per la fine della guerra. Cresce l'attesa per l'intervento di oggi di Putin
Guerra Ucraina, la diretta
La Russia ha presentato agli Usa un elenco di richieste per raggiungere un accordo che ponga fine alla guerra e ripristini le relazioni con Washington. Funzionari russi e americani ne hanno discusso nelle ultime tre settimane e descrivono le condizioni del Cremlino come ampie e simili alle richieste presentate in precedenza da Mosca, dalla mancata adesione di Kiev alla Nato ad un accordo di non dispiegamento di truppe straniere in Ucraina, fino al riconoscimento della Crimea e di 4 regioni ucraine come russe: Kherson, Zaporizhzhia, Donetsk e Lugansk. 'Sono regioni della Federazione Russa, come è scritto nella Costituzione e questo è un dato di fatto', ha affermato il portavoce del Cremlino Peskov. Il ministero della Difesa ha annunciato intanto che le truppe russe hanno liberato Sudzha, il principale centro abitato del Kursk occupato da Kiev. Arrivato a Mosca l'inviato degli Stati Uniti Witkoff.
Zelensky: "Ancora nessuna risposta significativa da Mosca"
"Purtroppo il mondo deve ancora sentire una risposta significativa dalla Russia alle proposte avanzate" al vertice Usa-Ucraina a Gedda. "Ciò dimostra ancora una volta che la Russia cerca di prolungare la guerra e posticipare la pace il più a lungo possibile". Lo scrive su X Volodymyr Zelensky. "Ci auguriamo che la pressione degli Stati Uniti sia sufficiente a costringere la Russia a porre fine alla guerra. Il nostro team è pronto a continuare a lavorare in modo costruttivo con tutti i partner in America, Europa e altre parti del mondo che sono impegnati ad avvicinare la pace".
Mosca: "Da Mattarella menzogne e falsità sul nucleare"
"Le affermazioni del presidente italiano Sergio Mattarella secondo cui la Russia minaccia l'Europa con armi nucleari sono menzogne e falsità". Lo ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, citata dalla Tass.
Mosca: "Probabilmente Putin risponderà oggi sulla tregua"
Il presidente russo Vladimir Putin darà "probabilmente" oggi una risposta alla proposta di tregua in Ucraina. Lo ha detto il suo consigliere per la politica estera Yuri Ushakov, citato da Interfax. Putin risponderà a domande sull'Ucraina durante una conferenza stampa che avrà più tardi dopo un incontro con il presidente bielorusso Alexander Lukashenko, ha detto Ushakov in un'intervista televisiva ripresa dalle agenzie, dopo avere commentato che il cessate il fuoco proposto a Gedda "non è altro che una tregua temporanea per l'esercito ucraino" mentre la Russia vuole "un accordo di pace a lungo termine". "Io ho semplicemente delineato il mio punto di vista su ciò che è stato firmato a Gedda - ha affermato Ushakov -. Il presidente probabilmente darà valutazioni più specifiche e significative".
Mosca: "La tregua servirebbe a Kiev per riprendere il fiato"
Mosca, 13 MAR - Una breve tregua in Ucraina servirebbe a Kiev per riprendere il fiato, mentre Mosca vuole una pace duratura. Lo ha detto Yuri Ushakov, il consigliere per la politica estera del presidente Vladimir Putin, citato da Ria Novosti.
Mosca: "Peacekeeper europei in Ucraina? Inaccettabile"
La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha ribadito che Mosca ritiene "assolutamente inaccettabile" un eventuale dispiegamento di "peacekeeper" europei in Ucraina sostenendo che questo significherebbe, per il governo russo, "il coinvolgimento di questi paesi in un conflitto fisico diretto" con la Russia. Lo riporta l'agenzia Interfax. La portavoce della diplomazia russa ha affermato che Mosca considera "anche l'espressione di tali piani un passo apertamente provocatorio, che non mira a risolvere il conflitto", ma, a suo dire, a "mantenere illusioni malsane e dannose" del governo ucraino.
"Per noi è assolutamente inaccettabile - ha detto Zakharova - il dispiegamento in Ucraina di unità delle forze armate di altri Stati, sotto qualsiasi bandiera, che si tratti di un contingente straniero, di basi militari o di alcune operazioni di mantenimento della pace proposte da coloro che hanno rimosso del tutto la parola mantenimento della pace e pace dal loro vocabolario".
Mosca, liberata Sudzha nella regione di Kursk
Il ministero della Difesa di Mosca ha annunciato che le truppe russe hanno liberato Sudzha, il principale centro abitato della regione di Kursk occupato dalle truppe di Kiev. Lo riferiscono le agenzie russe.
Aereo Inviato Usa Witkoff arrivato in Russia
L' aereo su cui viaggerebbe l'inviato speciale del presidente degli Stati Uniti Donald Trump in Medio Oriente, Steve Witkoff, è arrivato in Russia. L'aereo era decollato stamattina dal Qatar. La portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt ha dichiarato mercoledì che Witkoff si sarebbe recato a Mosca questa settimana per cercare di convincere la Russia ad accettare un accordo di cessate il fuoco con l'Ucraina.
Mosca ha presentato le sue richieste per la fine della guerra
La Russia ha presentato agli Usa un elenco di richieste per raggiungere un accordo che ponga fine alla guerra e ripristini le relazioni con Washington. Lo riporta Reuters online, sostenendo che non è chiaro cosa esattamente Mosca abbia incluso nella sua lista. Funzionari russi e americani ne hanno discusso nelle ultime tre settimane e descrivono le condizioni del Cremlino come ampie e simili alle richieste presentate in precedenza da Mosca, dalla mancata adesione di Kiev alla Nato, a un accordo di non dispiegamento di truppe straniere in Ucraina fino al riconoscimento della Crimea e di 4 regioni ucraine come russe.
Mosca: Nato crea nell'Artico nuove minacce a nostra sicurezza
Le azioni della Nato nell'Artico "creano ulteriori sfide e minacce alla sicurezza della Russia e ai suoi interessi nazionali". Lo ha affermato Vladislav Maslennikov, direttore del Dipartimento per gli Affari europei del ministero degli Esteri russo. Lo riporta l'agenzia Tass. "Nelle attuali condizioni geopolitiche, su istigazione dei Paesi occidentali, purtroppo si stanno sviluppando tendenze negative nell'Artico", ha detto Maslennikov, "l'ingresso di Finlandia e Svezia nell'Alleanza e la conseguente crescente presenza della Nato nella regione hanno provocato un aumento della tensione politico-militare".
Mosca: "Nella notte distrutti 77 droni ucraini sul territorio russo"
I sistemi di difesa aerea russi hanno distrutto durante la notte 77 droni ucraini sulle regioni del paese. Lo ha riferito - come riporta la Tass - il ministero della Difesa russo. "Nel periodo dalle 20 del 12 marzo alle 6:36 del 13 marzo, ora di Mosca, i sistemi di difesa aerea in servizio hanno intercettato e distrutto 77 veicoli aerei senza pilota ucraini: 30 nella regione di Bryansk, 25 nella regione di Kaluga, sei nella regione di Kursk, sei nella regione di Voronezh, cinque nella regione di Rostov, cinque nella regione di Belgorod", hanno detto i funzionari.
Zelensky: "La Russia non inganni, continuano gli attacchi con droni"
"La Russia non deve ingannare simulando una disponibilità a porre fine alla guerra, perché i suoi attacchi condotti con droni continuano ogni notte". L'ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sui suoi profili social.
Trump: sanzioni devastanti per Russia se non accetta la tregua
Parlando ai giornalisti nello Studio Ovale, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha affermato che le sanzioni per la Russia potrebbero essere "devastanti" se decidesse di continuare la guerra e di non accettare la tregua di 30 giorni. "Ci sono cose che si possono fare che non sarebbero piacevoli in senso finanziario", ha detto Trump, come riporta la Bbc, "sarebbe molto male per la Russia. Non voglio farlo, perché voglio ottenere la pace". Queste "questioni finanziarie" potrebbero rivelarsi "devastanti" per Mosca, ha aggiunto.
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