Ucraina, Nyt: "Putin sta lanciando segnali per un 'cessate il fuoco'"
Mosca pronta ad approfittare del possibile vuoto di potere negli Usa dopo le elezioni del prossimo novembre
Servizi segreti: "La Russia potrebbe attaccare Ue prossimo inverno"
Un servizio segreto europeo ritiene che la Russia potrebbe tentare di attaccare l’Europa nell’inverno 2024/25. Lo scrive il quotidiano tedesco 'Bild'. Il servizio segreto ritiene - scrive 'Bild' - che la Russia potrebbe colpire l'Europa proprio nel momento in cui gli Stati Uniti si ritroveranno “senza leader” e potrà venire in aiuto degli Stati europei solo con un certo ritardo. Sarebbe il periodo compreso tra la partenza dall’incarico dell’attuale presidente degli Stati Uniti all’inizio di novembre 2024 e l’assunzione dell’incarico da parte del suo potenziale successore nel gennaio 2025. Un funzionario dell’intelligence ha detto che i dirigenti russi sperano che l’ex presidente Donald Trump riconquisti la Casa Bianca perché “tutto potrebbe succedere” sotto di lui.
Ucraina, Nyt: "Putin sta lanciando segnali per un 'cessate il fuoco'"
C'è però anche una prospettiva diversa, secondo cui Vladimir Putin invia segnali attraverso intermediari almeno da settembre circa la sua disponibilità a un cessate il fuoco nella guerra di aggressione contro l'Ucraina, che includerebbe il congelamento della situazione attuale. Lo scrive il 'New York Times'. Secondo il quotidiano americano, l'informazione sarebbe stata appresa da due ex alti funzionari russi vicini al Cremlino, nonchè da funzionari americani e internazionali.
Per i funzionari statunitensi, Putin aveva già tentato di negoziare un cessate il fuoco un anno prima, nell'autunno del 2022. Le sue intenzioni, precedentemente sconosciute, sono emerse dopo che l'Ucraina aveva sconfitto l'esercito russo nel nord-est. Quindi Putin ha dichiarato di essere soddisfatto dei territori conquistati dalla Russia e di essere pronto per una tregua, hanno riferito gli interlocutori della pubblicazione.
Almeno da settembre, i funzionari occidentali hanno ricevuto nuovi segnali secondo cui Putin è interessato a un cessate il fuoco. I segnali arrivano attraverso diversi canali, anche attraverso governi stranieri che hanno legami sia con gli Stati Uniti sia con la Russia.
"Non ci sono prove - scrive il 'New York Times' - che i leader ucraini, che si sono impegnati a riconquistare tutto il loro territorio, potrebbero accettare un simile accordo. Gli ex funzionari russi aggiungono che Putin potrebbe cambiare nuovamente idea se le forze russe guadagnassero slancio".
"Putin è davvero disposto a fermarsi alle posizioni attuali", ha detto al New York Times uno degli ex alti funzionari russi, riferendo un messaggio che, secondo lui, il Cremlino sta inviando in silenzio. L'ex funzionario ha aggiunto: "Non è disposto a ritirarsi di un metro". Rispondendo a domande scritte, dopo aver rifiutato una richiesta di intervista, il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, ha detto in un messaggio vocale che "concettualmente, queste tesi che state presentando, non sono corrette".
Alla domanda se la Russia fosse pronta per un cessate il fuoco sulle attuali linee di battaglia, ha sottolineato i recenti commenti del Presidente. Putin ha detto questo mese che gli obiettivi di guerra della Russia non sono cambiati. Sergei Shoigu, ministro della Difesa russo, ha chiarito in un incontro privato all'inizio di quest'anno che, nonostante i suoi insuccessi, Putin è determinato a continuare a combattere.
Secondo l'alto funzionario internazionale presente, Shoigu ha fornito statistiche che mostrano il vantaggio della Russia nei carri armati e negli aerei da guerra e i suoi piani per aumentare la produzione della difesa. Si vantava che la Russia potesse mobilitare fino a 25 milioni di uomini, ha ricordato il funzionario. "Per Putin, si tratta di Russia contro Stati Uniti e Occidente", ha detto il funzionario dopo l'incontro. "Putin non può permettersi di fare marcia indietro".
Alcuni analisti - prosegue il Nyt - sostengono che Putin trae vantaggio da una lunga guerra e che vuole ritardare qualsiasi negoziato fino a un possibile ritorno in carica dell'ex presidente Donald J. Trump, il favorito per la nomina presidenziale repubblicana nel 2024. Tra i molti probabili punti critici c'è la determinazione di Putin a tenere l'Ucraina fuori dalla NATO.
Ma uno degli ex funzionari russi ha detto che un disaccordo su questo punto non sarebbe un problema per Putin, perchè non si prevede che l'alleanza ammetta l'Ucraina nel prossimo futuro. Tuttavia, alti funzionari americani hanno affermato di non credere che nessun politico ucraino di spicco possa accettare in questo momento un accordo che lasci alla Russia così tanto territorio ucraino.