Ucraina: obiettivi impossibili e stallo. Biden ora pensa al negoziato di pace

Difficoltà di Kiev sul campo e dilemma delle armi. Nonché, le elezioni 2024 negli Usa sullo sfondo. Biden pensa al negoziato

di Redazione Esteri
Joe Biden
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Guerra Ucraina, ora Biden pensa al negoziato: ecco perché

Continua in Ucraina la controffensiva delle forze di Kiev contro le truppe di Mosca, ma "nell'ultima settimana, la maggior parte della linea del fronte è rimasta statica". Lo ha riferito l'intelligence britannica nel bollettino quotidiano sulla situazione sul terreno, precisando "tuttavia che, al sud, le forze ucraine hanno continuato la loro avanzata lungo il corso del fiume Mokri Yaly, conquistando il villaggio di Urozhaine di fronte alla dura resistenza russa".    

"Nel nord - si legge nel bollettino degli 007 di Londra - le forze russe hanno continuato a tentare attacchi nell'area di Kupiansk, ma non hanno ottenuto progressi significativi. Sul fronte, entrambe le parti affrontano una sfida simile: tentare di sconfiggere forze ben trincerate pur disponendo di forze limitate per lanciare nuovi assalti".

Proprio per la situazione statica sul terreno, la sensazione è che gli Stati Uniti comincino a pensare a una soluzione negoziale. Come scrive il Corriere della Sera, "le previsioni dei centri studi più accreditati, come Eurasia group guidato da Ian Bremmer, o delle istituzioni internazionali, come il Fondo monetario, convergono almeno su un punto: è sempre più probabile che la guerra in Ucraina durerà almeno fino alla metà del 2024. Ma l’Amministrazione americana guidata da Joe Biden sta cercando di forzare i tempi".

Non tanto perché ci sia il timore, per non dire una sorta di panico anticipato, che nel novembre prossimo Donald Trump possa tornare alla Casa Bianca e chiudere «in 24 ore» il conflitto, sostiene il Corriere della Sera. "In cima alla lista c’è la dinamica della guerra. L’altro ieri il Washington Post ha pubblicato l’analisi dei servizi segreti Usa: la controffensiva ucraina non riuscirà a superare le trincee e i campi minati russi", spiega il Corriere.

E c'è poi il dilemma delle armi. "Fino a quanto si potrà spendere? Il 10 agosto scorso Biden ha sollecitato il Congresso a stanziare altri 24 miliardi di dollari a favore di Kiev: 13 per gli armamenti, il resto peril sostegno economico e umanitario. Camera e Senato avevano approvato un finanziamento di 45 miliardi di dollari nel dicembre 2022, con una maggioranza bipartisan. Questa volta, però, sarà più difficile", conclude il Corriere della Sera.

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