Ucraina: Papa, ‘si può negoziare con l’aiuto delle potenze internazionali'
Papa Francesco: a Gaza guerra di due irresponsabili
Ucraina: Papa, ‘si può negoziare con l’aiuto delle potenze internazionali‘
In Ucraina c’è chi chiede il coraggio della resa, della bandiera bianca. Ma altri dicono che così si legittimerebbe il più forte. Cosa pensa? “È un’interpretazione. Ma credo che è più forte chi vede la situazione, chi pensa al popolo, chi ha il coraggio della bandiera bianca, di negoziare. E oggi si può negoziare con l'aiuto delle potenze internazionali”. Lo ha osservato il Papa in una intervista alla Radio Televisione Svizzera rilanciata dai media vaticani. “La parola negoziare - ha aggiunto - è una parola coraggiosa. Quando vedi che sei sconfitto, che le cose non vanno, occorre avere il coraggio di negoziare. Hai vergogna, ma con quante morti finirà? Negoziare in tempo, cercare qualche Paese che faccia da mediatore. Oggi, per esempio nella guerra in Ucraina, ci sono tanti che vogliono fare da mediatore. La Turchia, si è offerta per questo. E altri. Non abbiate vergogna di negoziare prima che la cosa sia peggiore”. Anche il Papa si è proposto per negoziare? “Io sono qui, punto. Ho inviato una lettera agli ebrei di Israele, per riflettere su questa situazione. Il negoziato non è mai una resa. È il coraggio per non portare il Paese al suicidio. Gli ucraini, con la storia che hanno, poveretti, gli ucraini al tempo di Stalin quanto hanno sofferto”.
Papa: a Gaza guerra di due irresponsabili
"Dobbiamo andare avanti. Tutti i giorni alle sette del pomeriggio chiamo la parrocchia di Gaza. Seicento persone vivono lì e raccontano cosa vedono: è una guerra. E la guerra la fanno due, non uno. Gli irresponsabili sono questi due che fanno la guerra". Così Papa Francesco nell’intervista rilasciata, all’inizio di febbraio, a Lorenzo Buccella, giornalista della Radio Televisione Svizzera (RSI) per il magazine culturale “Cliché” e che andrà in onda il 20 marzo. "Poi non c’è solo la guerra militare - ha spottolineato il Pontefice -, c'è la 'guerra-guerrigliera', diciamo così, di Hamas per esempio, un movimento che non è un esercito. È una brutta cosa"
Papa: cerco di non essere bugiardo altrimenti mi confesso
"Siamo peccatori, e un po’ di tenebra l’abbiamo" "anche un Papa. Tutti abbiamo un po’ la saggezza di conoscere cosa succede. E tante volte noi non capiamo cosa succede". Così Papa Francesco nell'intervista rilasciata, all'inizio di febbraio, a Lorenzo Buccella, giornalista della Radio Televisione Svizzera (RSI) per il magazine culturale "Cliché" e che andra' in onda il 20 marzo. "Cerco di non essere bugiardo, di non lavarmi le mani sui problemi altrui. Cerco, sono peccatore, e alle volte non riesco a fare così. Poi quando non riesco vado a confessarmi", aggiunge il Pontefice.
Papa: importante essere autocritici con proprie scivolate
Quale rapporto ha un Papa con l'errore? "È forte, perché quanto più una persona ha potere (tanto più) corre il pericolo di non capire le scivolate che fa". Così Papa Francesco nell'intervista rilasciata, all'inizio di febbraio, a Lorenzo Buccella, giornalista della Radio Televisione Svizzera (RSI) per il magazine culturale "Cliché" e che andra' in onda il 20 marzo. "È importante avere un rapporto autocritico con i propri errori, con le proprie scivolate - sottolinea il Pontefice -. Quando una persona si sente sicura di sé stesso perché ha potere, perché sa muoversi nel mondo del lavoro, delle finanze, ha la tentazione di dimenticarsi che un giorno starà mendicando, mendicando giovinezza, mendicando salute, mendicando vita... È un po’ la tentazione dell'onnipotenza. E questa onnipotenza non è bianca. Tutti dobbiamo essere maturi nei nostri rapporti con gli errori che facciamo, perché tutti siamo peccatori".