Ucraina: Pentagono, attacchi Kiev hanno fatto salire del 20-30% il prezzo del petrolio
Ucraina: Zelensky, 'a Kharkiv situazione sotto controllo ma non stabilizzata'
Ucraina: Pentagono, attacchi Kiev hanno fatto salire del 20-30% il prezzo del petrolio
Gli attacchi con droni sferrati dagli ucraini contro le strutture elettriche russe all'inizio dell'anno in corso hanno compromesso il 14% della capacità di raffinazione del petrolio della Russia. A darne notizia è stato il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti.
Gli attacchi hanno fatto salire i prezzi del petrolio a livello nazionale del 20-30% e hanno costretto la Russia a interrompere le esportazioni per concentrarsi sul soddisfacimento della domanda interna, secondo un rapporto dell'agenzia di intelligence del Pentagono.
Si tratta però solo di "un'interruzione trascurabile" della fornitura di elettricità per i civili e i militari russi, grazie alla "robusta capacità generatrice" della Russia e al livello di potenza della rete.
Ucraina: Zelensky, 'a Kharkiv situazione sotto controllo ma non stabilizzata'
A Kharkiv la situazione "è sotto controllo, ma non stabilizzata". Lo ha ammesso il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un'intervista all'Afp rilanciata anche dai siti di Kiev, la prima a un media straniero da quando il 10 maggio scorso, a sorpresa, i russi hanno lanciato un'offensiva contro la seconda città del Paese. Zelensky ha ribadito che l'Ucraina "ha circa il 25% di quello di cui ha bisogno" per quanto riguarda la difesa aerea, "per raggiungere la parità" con la Russia servirebbero "120-130" caccia F-16.
Il presidente ucraino ha poi criticato le restrizioni imposte sull'uso delle armi fornite dall'Occidente, che non possono essere usate per colpire il territorio russo. "Loro possono attaccare con qualsiasi arma dal loro territorio contro il nostro - ha denunciato - E' il più grande vantaggio che ha la Russia. Noi non possiamo fare niente ai loro sistemi, che sono collocati in territorio russo, con le armi occidentali".