Ucraina, Putin fa la "voce dolce" con Xi e apre al piano cinese sui negoziati

Il presidente russo si prepara alla visita a Pechino e loda Xi Jinping: "Leader saggio e visionario"

di Redazione Esteri
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A sinistra il presidente della Repubblica popolare cinese Xi Jinping; a destra il presidente della Federazione russa Vladimir Putin
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Ucraina, Putin fa la voce dolce con Xi e appoggia il piano cinese: "I negoziati tengano conto degli interessi di tutti"

Il presidente russo Vladimir Putin ha detto di appoggiare il piano della Cina per una soluzione pacifica della crisi ucraina, affermando che Pechino ha una piena comprensione di ciò che sta dietro alla crisi. Putin, parlando con l'agenzia di stampa cinese Xinhua in vista della sua visita a Pechino questa settimana, ha affermato che la Russia rimane aperta al dialogo e ai colloqui per risolvere il conflitto che dura da più di due anni.

La visita, durante la quale si recherà anche nella citta' nord-orientale di Harbin, è il primo viaggio all'estero di Putin dalla sua rielezione di marzo e il secondo in poco piu' di sei mesi in Cina. 

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Il piano cinese e gli ulteriori "principi" resi pubblici dal presidente Xi Jinping il mese scorso, secondo Putin, tengono conto dei fattori alla base del conflitto. "La nostra valutazione dell'approccio cinese alla soluzione della crisi ucraina è positiva. A Pechino capiscono veramente le cause profonde della crisi e il suo significato geopolitico globale". E i principi aggiuntivi, stabiliti da Xi nei colloqui con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, sono "passi realistici e costruttivi" che "sviluppano l'idea della necessita' di superare la mentalita' della guerra fredda". "Non ci siamo mai rifiutati di negoziare, stiamo cercando una soluzione globale, sostenibile e giusta di questo conflitto con mezzi pacifici. Siamo aperti al dialogo sull'Ucraina, ma tali negoziati devono tenere conto degli interessi di tutti i Paesi coinvolti nel conflitto, compreso il nostro", ha sostenuto il presidente russo.

Pechino ha presentato più di un anno fa un documento in 12 punti che esponeva i principi generali per porre fine alla guerra, senza però entrare nello specifico. All'epoca il documento fu accolto tiepidamente sia in Russia che in Ucraina, mentre gli Stati Uniti dissero che la Cina si presentava come un pacificatore ma rifletteva la "falsa narrativa" della Russia e non condannava la sua invasione. Il mese scorso il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha definito la proposta un "piano ragionevole che la grande civilta' cinese ha proposto per la discussione". I principi aggiuntivi di Xi chiedono un "raffreddamento" della situazione, condizioni per ripristinare la pace e creare stabilita' e minimizzare gli impatti sull'economia mondiale.

Giorni prima che la Russia lanciasse il suo assalto militare su larga scala all'Ucraina nel febbraio 2022, Pechino e Mosca hanno dichiarato una partnership "senza limiti" e da allora hanno incrementato gli scambi commerciali a livelli record. Mosca ha guardato alla Cina come a un'ancora di salvezza economica cruciale da quando l'Occidente ha colpito la Russia con sanzioni senza precedenti per la sua offensiva militare. Nel frattempo, la Cina ha beneficiato delle importazioni di energia russa a basso costo e dell'accesso a vaste risorse naturali, tra cui le spedizioni costanti di gas attraverso il gasdotto Power of Siberia. Ma la loro stretta partnership economica è stata messa sotto esame in Occidente, con gli Stati Uniti che hanno minacciato di sanzionare le banche e le aziende d'oltremare che lavorano con Mosca. 

Il partenariato tra Russia e Cina "si basa sempre sull'uguaglianza e sulla fiducia reciproca, sul rispetto della sovranità e sulla considerazione degli interessi reciproci. Il presidente Xi Jinping, un leader saggio e visionario, svolge un ruolo speciale e di primo piano nello sviluppo delle relazioni bilaterali". Con Xi "ci siamo incontrati per la prima volta a marzo 2010 e da allora ci vediamo e ci chiamiamo regolarmente