Ucraina, sanzioni flop e Italia in recessione: l'Ue ha fatto male i conti

Guerra Ucraina/ "Forse Victor Orban aveva ragione quando diceva: 'E' chiaro che l'economia europea si è sparata nei polmoni e ora è senza fiato'"

l'opinione di Paolo Diodati
Esteri
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Guerra Ucraina, come può l'Italia uscire dalla crisi? "Non inviare più armi a Kiev". Il commento 

C'è una barzelletta in cui Totò continua a giocare a carte, incurante delle sirene e delle urla dei passeggeri che corrono disperati da un lato all'altro della nave che, sempre più inclinata su un fianco, sta inabissandosi nell'oceano.

Lui continua a ridere, a sghignazzare e ad arrabbiarsi coi suoi compagni di gioco, tutti incuranti del marasma che hanno intorno. A un certo punto un marinaio, scappando terrorizzato, gli urla da vicino "Fuggi, scappa! Non vedi che la nave affonda?"  E Totò "Uhm... E che me ne frega a me? Mica è mia la nave!"

Troppi politici, troppi opinionisti e giornalisti italiani, si stanno comportando, specialmente in questi giorni, spinti dall'incredibilmente sempre più cocciuto Mattarella, esattamente come l'imperturbabile Totò-Mattarella.

Victor Orban, sulle sanzioni che dovevano danneggiare la Russia: "Inizialmente pensavo che ci fossimo sparati solo a un piede, ma ora è chiaro che l'economia europea s'è sparata nei polmoni e sta senza fiato. Le sanzioni non aiutano l'Ucraina e sono dannose per l'economia e se continua così, uccideremo l'economia europea. Quello che vediamo in questo momento è insopportabile. La politica delle sanzioni era basata su presupposti sbagliati e deve essere mutata." Queste le sue parole testuali, immediatamente riportate in rete.

Diagnosi esatta, coerente con la chiarissima affermazione di Romano Prodi (putiniano anche lui, da zittire?) e che spinge alla conclusione, senza se e senza ma "Dobbiamo pensare prima di tutto, a noi! Quanto prima cessa la guerra o comunque ne esce l'Italia, meglio è per noi!"

Ma se la guerra non cessa, come può fare l'Italia a uscirne? C'è un solo modo, costi quel che costi: non inviare più armi all'Ucraina, visto, tra l'altro, la fine che fanno! Gli altri facciano quel che vogliono. Alla fine si vedrà chi aveva visto meglio. E questa richiesta (stop all'invio di armi) fu la prima che emerse dal mal di pancia che aveva Conte nei confronti della politica governativa...

Orban è quella canaglia d'antidemocratico dittatore, in sintonia con l'altro dittatore con mentalità da mercante di bazar, Erdogan il turco, col quale non si doveva neanche parlare? Sì, ma, tra i grandi meriti storici dell'invocato nostro neo dux, c'è anche quello d'esserci andato a parlare, a frittate fatte, senza peraltro risolvere alcun problema!

Molti di noi, dopo il ripudiato e pluri-massacrato da morto dux, ora riacclamano un nuovo dux. Ci riprovano con la versione "dittatore democratico", amato dai democratici e anche troppo democratico: vuole, infatti, corresponsabilizzare per la sua azione di governo (tanto è sicuro della sua bontà) anche Conte e le sue truppe malconce. 

Altrimenti, si dice, alzerebbe, finalmente, bandiera bianca, pur avendo ancora un'ampia maggioranza! Troppa grazia di democrazia, dopo aver ignorato totalmente l'esistenza del parlamento, dal primo giorno di lavoro, sentendosi Capo del governo, con la nomina in tasca a Presidente della Repubblica!

Ma lo sgarrante della Costituzione, Mattarella, insieme al Vaticano (!) e a Biden, potrebbero sostenere che Bojo sia stato altamente irriguardoso verso il nostro Aggiustatutto, quando nel commiato ha sommessamente ammesso "Nessuno di noi è indispensabile...". 

Lui, il solito rozzone ignorantello, non ha avuto la grazia di dire "Nessuno di noi è indispensabile, tolto Draghi per l'Italia, pardon per l'Europa, aripardon, per il mondo!". Se, disgraziatamente, le suppliche, basate sulla sua insostituibilità, dovessero convincere il Mago della finanza mondiale della sua indispensabilità (per far fare all'Europa la fine temuta da Orban, dico io), resteremmo con la stessa atmosfera da irresponsabili che abbiamo ora.

Chi ha sentito o letto, da parte di politici o di giornalisti governativi, qualche accenno alla relazione innegabile tra i nostri impegni presi e rispettati, per la guerra ucraina e "l'esserci sparati nei polmoni" efficacissima immagine usata da uno che ha idee chiare e coraggio per dirle? Inguardabili quasi tutte le trasmissioni di approfondimento, Illeggibili, quasi tutti gli editoriali, perché non arrivano al vero cuore del problema. 

Mentre la nave affonda, loro fanno accademia, melina, pettegolezzi. Fanno eccezione il solito Maurizio Belpietro e pochi altri. Chi ha approfondito la fine che fanno le armi inviate in Ucraina?  Chi se ne sta occupando? Chi pensa a come risolvere il micidiale problema? Ha senso continuare a inviarne, in presenza di prove inconfutabili, che finiscano in mano ai trafficanti di armi, che così continuano a fare affari d'oro? È onesto far finta di nulla e continuare a far stringere la cinghia agli italiani?

Attualmente sono circa 100.000 le piccole imprese che rischiano di chiudere in una nazione in cui il 23% della popolazione, guadagna meno di chi fruisce del reddito di cittadinanza. Che fine ha fatto il tetto sul prezzo del gas, concordato con Macron dal nuovo Uomo della Provvidenza? E che risposta ha avuto da Biden sul tetto sui prezzi del petrolio? Per quanto tempo potrà durare il grande beneficio che ora abbiamo, risparmiando ben 4 cent a litro per la verde? L'idea di liquefare il gas, di trasportarlo via mare per poi farlo rigassificare... è davvero geniale. Da premio IgNobel.

E dei "prestiti" miliardari fatti in continuazione al grillino che sta facendo radere al suolo mezza Ucraina, per la fregola d'entrare nella Nato e nell'Ue, spinto anche da BoJo che se n'era appena uscito? Chi crede nella restituzione dei prestiti?

Prima o poi qualcuno, magari un opinionista psichiatrico, dovrebbe porre il quesito sul processo alle intenzioni dei politici poi passati alla storia come esempi di pazzia: primo tra tutti, ovviamente,  Adolf Hitler che, certamente per il bene del suo popolo, agì per realizzare una Grande Germania. E, prima o poi, qualcuno farà il confronto tra quel tipo di pazzia e quella di Zelensky.

Il primo, faceva la guerra coi suoi mezzi e i suoi soldi e, se non fossero intervenuti gli USA, avrebbe realizzato il suo progetto. Il secondo che, illuso dai fumi dei trionfi della propaganda tele cinematografica a tal punto da riempirsi la testa di grilli, diventando un grillino, ha portato il suo popolo in una guerra persa in partenza e fatta con armi e soldi degli altri. Chi risulterebbe essere stato più pazzo?

In Ucraina si combatte per difendere la democrazia. Se perdiamo in Ucraina, addio democrazia anche per noi. Frasi da vecchio vocabolario che non incantano davvero più nessuno. Parlarne in giro per verificare... Vista l'inaspettata posizione sulla guerra della Meloni (che ritengo una delle rovine dell'ammucchiata di Centrodestra), l'unico vantaggio sicuro, che si avrebbe dalle auspicabili elezioni anticipate, sarebbe la diminuzione dei "scalda seggi", anche troppo ben mantenuti nell'attuale "bivacco" parlamentare.