Ucraina, Zelensky in contropiede: "Guerra finirà prima con Trump alla Casa Bianca"

Ucraina: Zelenksy vuole fine guerra con diplomazia nel 2025. "Putin non vuole negoziare la pace. Grazie G7 e Meloni per sostegno"

di Redazione Esteri
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Ucraina, Zelensky: «La guerra finirà prima con Trump alla Casa Bianca»

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha spiegato che la guerra della Russia contro l'Ucraina «finirà prima» una volta che Donald Trump assumerà la presidenza degli Stati Uniti nel prossimo anno. «E' certo che la guerra finirà prima con le politiche del team che ora guiderà la Casa Bianca. Questo è il loro approccio, la loro promessa alla loro società», le parole di Zelensky in un'intervista con il media ucraino «Suspilne». Ha sottolineato che, durante un recente colloquio, Trump ha ascoltato attentamente la posizione ucraina. «Lui (Trump) ha sentito su quali basi poggiamo. Non ho sentito nulla contro la nostra posizione», ha detto Zelensky. Rispondendo a una domanda su eventuali pressioni di Trump per negoziare con la Russia, Zelensky ha ribadito la posizione indipendente dell'Ucraina: «Siamo un paese indipendente. Durante questa guerra, abbiamo dimostrato che la retorica del `Siediti e ascolta´ non funziona con noi», ha dichiarato il presidente ucraino. «E' molto importante per noi avere una pace giusta»

Ucraina: Zelensky, grazie G7 e Meloni per sostegno

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è "profondamente grato alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e a tutti i leader del G7" perchè "hanno dimostrato ancora una volta un sostegno incrollabile all'Ucraina mentre ci avviciniamo al millesimo giorno di aggressione su vasta scala della Russia". E' quanto si legge in un messaggio postato sul suo profilo X.

Ucraina: Zelenksy vuole fine guerra con diplomazia nel 2025

Il presidente Volodymyr Zelensky ha dichiarato di voler porre fine alla guerra nel suo Paese nel 2025 con "mezzi diplomatici". "Dobbiamo fare tutto affinché questa guerra finisca l'anno prossimo. Dobbiamo finirla con mezzi diplomatici", ha detto il leader ucraino in un'intervista trasmessa alla radio ucraina. Nello stesso intervento Zelensky ha affermato di ritenere che il suo omologo russo Vladimir Putin “non vuole affatto la pace”

Ucraina: Zelensky, "Putin non vuole negoziare la pace"

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che Vladimir Putin non vuole la pace se si siede a negoziare, ma piuttosto mettere fine al suo isolamento. Ha inoltre detto che i negoziati con la Russia sono possibili solo in condizioni di forza da parte dell’Ucraina. Le ultime dichiarazioni di Zelensky sono state rilasciate in un'intervista in occasione del centenario della radio ucraina. Per l'esattezza il leader ucraino pensa che "Putin non voglia la pace. Ma ciò non significa che non voglia sedersi al tavolo delle trattative con nessuno dei leader. Per lui si tratta di rompere l'isolamento politico. Per lui è vantaggioso. Sedersi, parlare e non negoziare". Per il capo del Cremlino "è favorevole negoziare una sorta di condizione di resa da parte nostra", ha continuato Zelensky, aggiungendo che "nessuno gliela darà". D'altra parte, ha dichiarato che i negoziati con Mosca sono possibili "finché l'Ucraina non sarà sola con la Russia e (l'Ucraina) sarà forte".

Zelenksy ha poi sottolineato che "in una posizione debole, non c'è niente da fare in questi negoziati". Si è infine chiesto "che tipo di trattative possono esserci con un assassino? Se parliamo solo con Putin, solo con l'assassino, e siamo nelle condizioni in cui ci troviamo adesso, non rafforzati da alcuni elementi importanti, è fin dall'inizio uno status perdente per l'Ucraina". Le dichiarazioni di Zelensky giungono all'indomani di un inatteso colloquio telefonico tra il cancelliere tedesco Olaf Scholz e Putin, nel quale è stato chiesto al capo del Cremlino di porre fine alla guerra di aggressione contro l'Ucraina, di ritirare le sue truppe e di essere pronto a negoziare con Kiev per raggiungere una pace giusta e duratura.

Ucraina: Scholz, 'Trump ha posizione più sfumata di quanto si pensi'

Il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, ha "una posizione più sfumata" sull'Ucraina rispetto alle idee che gli vengono attribuite. Lo ha dichiarato il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, che oggi - per la prima volta in quasi due anni - ha avuto un colloquio telefonico con il presidente russo, Vladimir Putin. "Ho avuto l'impressione che abbia una posizione più sfumata di quanto spesso si ritiene qui in questo Paese", ha detto Scholz, riferendosi al colloquio avuto con Trump domenica scorsa, in un'intervista al quotidiano tedesco Suddeutsche Zeitung. Alla domanda se tema un accordo di pace, concluso tra Trump e Putin, senza che l'Ucraina abbia voce in capitolo, Scholz si è detto fiducioso: "niente nella conversazione (con Trump, ndr) suggerisce questo". Secondo il cancelliere tedesco, "Putin ha fallito in Ucraina" perché "contrariamente a quanto aveva annunciato all'inizio della guerra, non è riuscito a conquistare l'intero Paese".

Ucraina: Vilnius critica telefonata Scholz con Putin, 'è strategia fallimentare'

La Lituania deplora il colloquio telefonico di ieri sull'Ucraina fra il Cancelliere tedesco Olaf Scholz e il Presidente russo Vladimir Putin. In un messaggio postato sul suo account di social network X, il ministro degli Esteri lituano Gabrielius Landsbergis ha chiesto che l'appello di Scholz sia “l'ultimo sussulto” di una strategia fallimentare “per negoziare territori in cambio della pace con un dittatore genocida”.“La storia continua a dirci che la vera pace può essere raggiunta solo con la forza”, ha dichiarato il ministro lituano.

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