Ucraina, Zelensky a Parigi. Macron: "Altri 2 miliardi di euro aggiuntivi per sostenere Kiev"
Zelensky: "Lanciare attacchi su larga scala dopo i negoziati di cessate il fuoco è un chiaro segnale che Mosca non perseguirà una vera pace"
Anna Prokofyeva
Ucraina, Macron: "Altri 2 miliardi di aiuti aggiuntivi"
"Sostegno immediato all'Ucraina", ha detto il presidente francese Emmanuel Macron dopo il bilaterale con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Oggi posso annunciare un aiuto aggiuntivo di 2 miliardi di euro di supporti difensivi all'Ucraina".
Ucraina, Zelensky: "Mosca aggiunge condizioni ad accordi perché vuole prolungare guerra"
"Mosca sta cercando di aggiungere nuovi dettagli e condizioni, noi speriamo che gli americani possano garantire un accordo per cessate il fuoco senza condizioni, finora la Russia l'ha rifiutato perché vuole continuare la guerra". Lo ha detto Volodymyr Zelensky nella conferenza stampa a Parigi con Emmanuel Macron.
Ucraina, reporter russa uccisa da una mina
La corrispondente di guerra del canale russo Channel 1, Anna Prokofiev, è morta mentre lavorava come giornalista nella provincia di Belgorod, al confine con l'Ucraina, ha confermato l'emittente. Secondo quanto dichiarato, Prokofieva ha perso la vita quando il team con cui stava lavorando ha calpestato una mina. Nell'incidente è rimasto ferito il cameraman Dmitri Volkov. Prokofiev, 35 anni, si era laureata in giornalismo presso l'Università dell'Amicizia tra i Popoli della Russia (RUDN) e parlava fluentemente lo spagnolo. Tra il 2020 e il 2022 ha lavorato nella redazione spagnola di Sputnik e in seguito è entrata a far parte di Channel 1 come corrispondente di guerra. Oltre al suo lavoro giornalistico, gestiva un blog su Telegram per raccogliere aiuti umanitari, che lei stessa trasportava nelle zone di conflitto.
Ucraina, Zelensky: "Gli attacchi mostrano che Putin non vuole la pace". Reporter russa uccisa da una mina
"Lanciare attacchi su larga scala dopo i negoziati di cessate il fuoco è un chiaro segnale al mondo intero che Mosca non perseguirà una vera pace": lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su X, commentando l'attacco russo di ieri sera e affermando che "dall'11 marzo, c'è stata una proposta degli Stati Uniti per un cessate il fuoco totale, una cessazione completa degli attacchi. E letteralmente ogni notte, attraverso i suoi attacchi, la Russia continua a dire "no" alla proposta di pace dei nostri partner".
"Ieri sera - afferma Zelensky -, nei nostri cieli si sono verificate altre 117 prove di come la Russia continui a trascinare questa guerra: 117 droni d'attacco, la maggior parte dei quali Shahed. Un numero significativo è stato abbattuto dai nostri difensori aerei. Dnipro, Sumy, Cherkasy e altre regioni sono state attaccate dalla Russia. C'è stato un massiccio attacco di droni su Kryvyi Rih, che ha preso di mira un'impresa locale e infrastrutture civili. A Okhtyrka, nella regione di Sumy, sono state danneggiate case, negozi e infrastrutture civili. Anche le comunità nelle regioni di Donetsk, Kharkiv e Zaporizhzhia sono state colpite". "Tutti coloro che sono stati colpiti devono ricevere assistenza. Ma ci deve essere anche una chiara pressione e una forte azione da parte del mondo sulla Russia: più pressione, più sanzioni dagli Stati Uniti, per fermare gli attacchi russi", conclude il presidente ucraino.
Starmer: "Trump mi piace, su Europa e difesa ha ragione"
"Ho una buona relazione personale" con Donald Trump, "mi piace, lo rispetto e capisco cosa sta cercando di realizzare". Il primo ministro britannico Keir Starmer torna a tendere la mano al presidente degli Usa con queste parole, in un'intervista al New York Times ripresa oggi con evidenza dai media d'oltre Manica. Intervista nella quale glissa sulle accuse rivolte dalla Casa Bianca agli alleati europei di essere dei "parassiti" da punto di vista militare e su quelle indirizzate a lui personalmente dal negoziatore americano Steve Witkoff sul progetto di una "coalizione dei volenterosi" per l'Ucraina (liquidato alla stregua di "una posa"); mentre afferma che "il presidente Trump ha ragione quando dice che i Paesi europei devono assumersi un peso maggiore per la difesa collettiva dell'Europa". Starmer ribadisce poi ancora una volta di non aver alcuna intenzione di scegliere fra l'alleanza con i partner del Vecchio Continente e la storica "relazione speciale" di Londra con Washington: "Churchill non lo fece e neppure Attlee", sottolinea evocando sia il primo ministro conservatore della vittoria nella seconda guerra mondiale, sia il successore laburista che lo sconfisse alle elezioni del 1945: "Scegliere sarebbe un grosso errore". Quanto, infine, alle critiche di chi avrebbe voluto da lui una presa di posizione più netta sul recente scontro alla Casa Bianca fra Trump e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il premier laburista rivendica di aver preferito non alimentare la polemica e prendere invece "il telefono per parlare con entrambi e cercare di riportarli sulla stessa lunghezza d'onda".