Ue, statua in fiamme, blocchi e roghi: infiamma la protesta degli agricoltori
Sale la tensione a Bruxelles. Un centinaio di agricoltori hanno lanciato bottiglie ed uova al Place de Luxembourg ed abbattuto una statua
Bruxelles blindata dai trattori: blocchi e roghi nel cuore dell'Europa
L'assedio degli agricoltori al cuore dell'Europa si sta consumando proprio in queste ore, salendo via via d'intensità. Un centinaio di agricoltori ha lanciato bottiglie e uova contro la sede del Parlamento europeo all'ingresso principale situato a Place de Luxembourg, dove si sta svolgendo un summit tra i leader europei Meloni, Macron e Scholz. I manifestanti presenti nelle vie adiacenti all'Eurocamera con migliaia di trattori, hanno fatto esplodere anche numerosi petardi al grido di 'Senza agricoltori non c'è agricoltura'. Le forze dell'ordine hanno risposto utilizzando gli idranti.
Inoltre, è stata distrutta una delle state di Place Luxemburg. Si tratta della statua del meccanico Beaufort, uno dei quattro operai rappresentati attorno al monumento dedicato all'ex industriale belga-britannico, John Cockerill. I manifestanti l'hanno buttata a terra in mezzo a pallet dati alle fiamme. L'escalation di violenza non si ferma qui: una cinquantina di supermercati sono stati bloccati nella notte da "circa 200 trattori" in quattro comuni dell'Alta Loira. Una mossa per denunciare il comportamento inopportuno dei grandi magazzini.
Obiettivo di questa azione coordinata, secondo l'organizzazione sindacale agricola FDSEA 43, è "denunciare il comportamento inappropriato della grande distribuzione", che "esercita una pressione pazzesca sui nostri agricoltori con margini soffocanti", e il desiderio di essere "pagati correttamente".
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Metsola: "Cari agricoltori vi vediamo e vi ascoltiamo"
"Dico agli agricoltori che sono fuori: vi vediamo e vi ascoltiamo. Se volete che la vostra voce venga ascoltata, fatela sentire anche a giugno, alle elezioni per il Parlamento europeo", ha dichiarato la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, al suo arrivo al vertice straordinario a Bruxelles.
"Dobbiamo ascoltare di più e, dal momento che stiamo entrando nella campagna elettorale, comprendere che ci sono settori che non abbiamo ascoltato abbastanza. E penso sia nostra responsabilità dirlo, incoraggiare tutti a votare a giugno alle elezioni europee e comprendere che se ci sono frustrazioni rispetto ai nostri processi o se non abbiamo comunicato abbastanza o non abbiamo consultato abbastanza, dobbiamo dirlo. Penso che dovremmo essere onesti con i nostri cittadini", ha concluso.
Il presidente di Coldiretti: "Faremo in modo che non siamo tolte altre risorse all'agricoltura"
Oggi al Consiglio europeo «si discuterà anche di bilancio e il primo obiettivo è fare in modo che non vengano tolte altre risorse all'agricoltura come è successo nei decenni passati. Questo potrebbe già essere un ulteriore segnale ai nostri imprenditori». Lo ha detto il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, parlando a Place Luxembourg davanti al Parlamento europeo.
La situazione in Italia: le proteste non si fermano
Intanto le proteste non si fermano in Francia, in Italia è partito dall'uscita del casello autostradale di Roseto degli Abruzzi, in provincia di Teramo, il corteo degli agricoltori che protestano contro le politiche agricole comunitari e che dicono no al taglio dei sussidi, ai cibi in laboratorio, alle farine con le cavallette, chiedendo una politica che tenga conto del loro lavoro, che garantisca i terreni coltivati e coltivabili.
Seconda notte al porto di Cagliari per i pastori e gli agricoltori dell'Isola che da martedì mattina occupano la spazio antistante al varco dogana per protestare contro le politiche agricole dell'Unione europea. Anche questa volta niente tende: i manifestanti hanno riposato sotto i gazebo e nelle cabine dei trattori e si sono riscaldati con il fuoco acceso nell'accampamento.
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