Ue, von der Leyen va in Italia e ignora Meloni. L'ombra di Draghi fa paura
La presidente della Commissione punta alla riconferma e per ottenerla deve stare lontana dai partiti di destra e tentare di ricucire con i suoi
Ue, la tattica del sommergibile di Ursula von der Leyen
Le elezioni europee si avvicinano, mancano ormai venti giorni al voto che puà stravolgere il futuro dell'Ue. Per questo Ursula von der Leyen, che punta alla riconferma come commissario, sa che adesso ogni mossa sbagliata potrebbe costarle molto cara, visto che all'orizzonte si fa sempre più evidente l'ombra di Mario Draghi, uno dei favoriti per prendere il suo posto. Von der Leyen - riporta Repubblica - deve convincere Francia, Germania, Spagna e Italia a sostenerla. Per questo deve far dimenticare — come ha provato a fare ieri a Roma — di essersi battuta al fianco di Meloni e di aver sempre creato una sponda con i Conservatori. E nello stesso tempo non può interrompere il dialogo con Palazzo Chigi. Un equilibrismo davvero complicato. Basta vedere - prosegue Repubblica - quel che è accaduto ieri nella capitale italiana. Dove Von der Leyen ha partecipato ad un evento organizzato da FI ma a porte chiuse e evitando di incontrare la presidente del consiglio.
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La presidente della Commissione uscente ha dunque capito che il rapporto con Palazzo Chigi e con la destra europea sta diventando un handicap. Non si tratta solo di aver provocato le irritazioni all’Eliseo e nel suo connazionale, il socialista. Scholz, ma anche che la strategia del Pse di mettere insieme in un solo fronte Ppe e Conservatori sta riscuotendo successo. Nei sondaggi e anche nei risultati reali: basta pensare al Portogallo, alla Spagna e anche alla recentissima Catalogna. E allora deve modificare lo stile della sua "corsa". Von der Leyen usa la tattica del sommergibile, vale a dire quella di rimanere sotto il pelo dell’acqua e quindi delle polemiche. Farsi vedere e notare il meno possibile.