Ungheria, la doppia vita del parroco vicino a Orban. Di giorno messe e di notte orge gay. Sospeso

Il prete (che è stato sospeso dalla sua diocesi) aveva anche benedetto gli uffici del premier

di Redazione Esteri
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Ungheria, il prete e le feste gay. Orban fa cancellare ogni suo riferimento dai social

Un prete, considerato molto vicino al premier ungherese Viktor Orban, è stato sospeso dalla sua diocesi in seguito allo scoop fatto da un settimanale di Budapest. Il don, in base alle accuse infatti, faceva una doppia vita, di giorno prete e di notte partecipava a feste gay. Si chiama Péter Gergo Bese - riporta Il Fatto Quotidiano - ed è il parroco di Dunavecse, paesino dell’Ungheria meridionale a circa settanta chilometri da Budapest. Padre Bese è il sacerdote prediletto del primo ministro Viktor Orbán e del suo partito, Fidesz. Il prete ha pure benedetto i nuovi uffici del premier, nell’ex monastero carmelitano sulle colline di Buda. Da qualche giorno però dai social del regime orbaniano è stata cancellata ogni traccia di Bese.

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Il 6 settembre Padre Bese è stato infatti sospeso dall'arcivescovo della sua diocesi di Kalocsa-Kecskemét dopo lo scoop di Válasz Online, una della poche testate ancora indipendenti del Paese. Il magazine - in base a quanto risulta a Il Fatto - ha rivelato l’esistenza di un dossier governativo sulla doppia vita del sacerdote: parroco anti-LGBTQ ma partecipante a feste gay. Si tratta di un dossier che dimostra la partecipazione del parroco Gergo Bese di Dunavecse a feste omosessuali e le sue relazioni intime con altri uomini. Esisterebbero anche video e messaggi telefonici. L’autore dell’articolo ha provato invano a sentire lo stesso prete, "perché Bese è un personaggio pubblico che parla regolarmente in televisione, radio e piattaforme online". Chi ha risposto, invece, è stato il Vaticano, tramite la Nunziatura Apostolica in Ungheria, che parla di "gravi accuse" e ha chiesto di indagare all’arcivescovo di Kalocsa-Kecskemét, che ha deciso subito di sospendere il parroco di Dunavecse.