Unifil, l'ira di Europa e Usa su Israele: «Mai più». Meloni e Macron divisi sulla fornitura di armi

Mo: Tajani, 'attacco Unifil scelta politica? Aspettiamo risultati inchiesta'. Schlein: "Non ammainare bandiera dell'Onu'

di Redazione
Esteri

Mo: Schlein, 'missione in Libano deve restare, non ammainare bandiera dell'Onu'

"Chi attacca l'Onu, attacca il mondo" come ha detto Romano Prodi "e da questo punto di vista l'attacco dell'altro giorno, un attacco deliberato, è senza precedenti. Ha senso restare? Certo che ha senso. Sarebbe grave ammainare le bandiere dell'Onu. Si può discutere delle regole d'ingaggio ma quella missione di pace deve restare. Certo che funziona meglio in una situazione di pace ma non è una ragione sufficiente per arretrare". Così Elly Schlein alla festa del Foglio.

Mo: Tajani, 'attacco Unifil scelta politica? Aspettiamo risultati inchiesta'

E' ''inaccettabile'' l'attacco israeliano alla base dell'Unifil nel sud del Libano e ''vogliamo sapere se si tratta di una scelta politica o dei militari sul campo''. Lo ha dichiarato il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani intervenendo alla festa de 'Il Foglio'. ''Israele ha deciso di aprire una inchiesta sull'attacco alla base Unifil e aspettiamo di conoscere i risultati'', ha aggiunto Tajani dicendo che ''i messaggi arrivati alla nostra ambasciata e al nostro governo da parte di Israele sono rassicuranti''. Tajani ha spiegato di aver avuto dal governo israeliano la ''massima garanzia che le nostre truppe non sarebbero state oggetto di un attacco'''.

Mo: Macron, 'stop esportazioni armi usate a Gaza e Libano unica leva per fine conflitti'

"Cessare le esportazioni di armi utilizzate a Gaza e in Libano è l'unica leva per mettere fine ai conflitti". A dichiararlo, intervenendo al Med 9 a Cipro, è stato il presidente francese Emmanuel Macron.

"La Francia ha chiesto di porre fine alle esportazioni di armi da utilizzare in questi teatri di guerra. Altri leader hanno fatto lo stesso. Sappiamo tutti che questa è l'unica leva che può porre fine a tutto ciò", ha dichiarato il Presidente francese durante un vertice a Cipro dei leader dei Paesi mediterranei dell'Unione Europea. "Questo non è in alcun modo un appello a disarmare Israele contro le minacce contro questo Paese e questo popolo amico", ha aggiunto.

"Macron e Pedro Sánchez hanno rilanciato l’appello alla comunità internazionale contro la vendita di armi a Israele, mentre su questo delicatissimo fronte la premier italiana ha preferito attestarsi un passo indietro: prova ne sia la nota congiunta dei leader di Francia, Spagna e Italia, in cui non c’è alcun cenno alle forniture militari", scrive il Corriere della Sera.

Med9: Meloni a Cipro trova sostegno Macron e Sanchez, 'condanna per attacchi Idf a Unifil'

Sulle alture di Paphos, a Cipro, soffia forte tra gli ulivi la brezza che viene dal mare. A preoccupare però sono i venti di guerra che spirano a poca distanza da qui: in Libano ma soprattutto a Gaza, che dista appena 400 chilometri dal luogo che ospita il vertice dei 9 Paesi europei del Mediterraneo, nella lussuosa cornice del golf club Minthis Resort. Le tensioni in Medio Oriente e la recente offensiva delle forze israeliane contro le basi Unifil in Libano non potevano che essere al centro del summit Med9 e delle discussioni tra la premier Giorgia Meloni e i suoi colleghi Ue. La presidente del Consiglio trova una sponda nel capo dell'Eliseo Emmanuel Macron e nel primo ministro spagnolo Pedro Sanchez quando si tratta di condannare i ripetuti attacchi di Israele alle basi italiane Unifil. In quanto partner della missione istituita nel 1978 dalle Nazioni Unite dopo la prima invasione di Israele in Libano, i leader di Italia, Francia e Spagna - nell'ambito dei lavori del Med9 - firmano una dichiarazione comune per ribadire la loro "indignazione" dopo il ferimento di alcuni militari Unifil a Naqoura: "Questi attacchi costituiscono una grave violazione degli obblighi di Israele ai sensi della Risoluzione delle Nazioni Unite 1701" e "devono cessare immediatamente" intimano i tre Paesi, invitando Israele a impegnarsi per la sicurezza delle missioni Onu. "Come Italia non posso non tornare a condannare quello che è accaduto. Non è accettabile" dirà poi Meloni nelle dichiarazioni finali al termine del summit. La premier definisce "preziosa" l'opera prestata dai militari italiani nella missione Onu e in quella bilaterale Mibil, ribadendo l'impegno del suo governo a monitorare la situazione in Libano. E' necessario, secondo Meloni, "arrivare a un cessate il fuoco a Gaza e in Libano e al rilascio degli ostaggi israeliani" che si trovano ancora nelle mani di Hamas.

Gorgia Meloni - secondo quanto riporta il Corsera - nelle prossime ore potrebbe chiamare Netanyahu per rinnovare a voce la sua condanna per gli attacchi contro il quartier generale e due basi Unifil.

Il summit di Cipro è l'occasione per un bilaterale tra Meloni e il Re Abdullah II di Giordania, Paese ospite del vertice e attore "fondamentale" per la stabilità dell'intera Regione, sottolinea la premier. Il sovrano parla con la presidente del Consiglio della situazione dei rifugiati siriani e presenta il suo piano per un 'Gaza humanitarian gateway' volto a superare gli ostacoli che continuano a rallentare la distribuzione degli aiuti, incassando il sostegno italiano "anche sulla base della collaborazione già in essere nell'ambito dell'iniziativa italiana 'Food for Gaza'", ricorda Palazzo Chigi in una nota.

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