Uomo armato negli uffici dell'Fbi: ucciso. Trump, dossier sulle armi nucleari

L'episodio in Ohio, solo pochi giorni dopo la perquisizione al tycoon. Gli agenti cercavano documenti top secret, ordine partito dal ministro della Giustizia

Esteri
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Perquisizione Trump ordinata dal ministro della Giustizia: Usa in rivolta

La perquisizione in casa di Donald Trump da parte dell'Fbi ha scatenato la reazione dei militanti dell'ex presidente Usa. È stato ucciso dagli agenti l'uomo armato che ha tentato di fare irruzione in un ufficio dell'Fbi in Ohio ed è fuggito dopo aver fatto scattare le misure di sicurezza. L'incidente ha attirato l'attenzione di tutto il Paese perché si è verificato solo pochi giorni dopo che l'Fbi ha perquisito la casa in Florida dell'ex presidente Donald Trump. Gli agenti dell'Fbi, durante la perquisizione della residenza dell'ex presidente Donald Trump, sarebbero andati alla ricerca di alcuni documenti classificati sulle armi nucleari che sarebbero stati portati via dalla Casa Bianca. A riportarlo, citando fonti esclusive vicine all'indagine, è il Washington Post.

Soggetto armato negli uffici dell'Fbi. "All'attivazione degli allarmi - hanno spiegato le autorità in conferenza stampa - e alla pronta risposta degli agenti speciali, il soggetto è fuggito". Secondo diverse testimonianze raccolte dai media locali, Ricky Shiffer, 42 anni, si è presentato armato di una pistola sparachiodi e di un fucile AR-15 oltre ad indossare un giubbotto anti proiettili.  La sua fuga è iniziata in auto con il veicolo che è stato inseguito dalle forze dell'ordine che hanno costretto l'assalitore a fermarsi in una zona rurale, vicino a un campo di grano, lì sarebbe morto in seguito alle ferite riportate dopo lo scontro a fuoco.

L’Attorney general Merrick Garland ha spiegato di aver autorizzato personalmente l’irruzione dell’Fbi nel resort in Florida dell’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump. In un breve messaggio lanciato tre giorni dopo le perquisizioni a Mar-a-Lago, l’intervento del responsabile della Giustizia arriva nel momento in cui gli Stati Uniti sono sull’orlo di una crisi istituzionale senza precedenti: mai, nella storia americana, l’amministrazione in carica aveva preso un provvedimento giudiziario nei confronti di un ex presidente e potenziale avversario nel 2024. Il ministro della Giustizia statunitense, Merrick Garland, nelle sue dichiarazioni alla stampa non ha menzionato nuovi dettagli sull'inchiesta che ha condotto l'Fbi a perquisire la residenza di Mar-a-Lago dell'ex presidente Donald Trump. Eventuali novità "verranno riferite nelle sedi appropriate", ha detto Garland, spiegando che allo stato attuale delle indagini non gli è possibile fare comunucazioni ulteriori.