Ursula bis: i falchi dell'austerity al centro del nuovo progetto europeo
Dombrovskis, Hoekstra, Brunner. Le scelte di von der Leyen sono molte chiare: sarà austerity. A Fitto e all'Italia il non semplice compito di contrastare le spinte del rigore
Valdis Dombrovskis e Ursula von der Leyen
Ursula bis: i falchi dell'austerity al centro del nuovo progetto europeo
La commissione von der Leyen-bis parlerà con la lingua ruvida e tagliente dei falchi del rigore. La scelta di Frau Ursula circa i portafogli da assegnare ai fautori dell’austerità indica una precisa linea politica. Il nascituro esecutivo Ue, infatti, intende proseguire sul solco tracciato dalla prima Commissione guidata dall’ex ministro della Difesa di Angela Merkel, che dopo l’eccezione per il Covid-19 ha chiarito che l’epoca dei bilanci in espansione e della sospensione delle regole è finita.
Se l’Ursula ha concluso il lavoro riscrivendo il Patto di Stabilità e concedendo ai Paesi più lontani dal dogma del rigore flessibilità sugli investimenti green e digitali in cambio di piani più fiscali e blindati per il rientro dai deficit di bilancio nei parametri, l’Ursula-bis dovrà fissarne i parametri di applicazione e vigilare. Lo farà Valdis Dombrovskis, che subentra a Paolo Gentiloni nel ruolo di Commissario agli Affari Economici.
Dombrovskis, falco del rigore noto per la sua attenzione all’Italia
L’ex premier lettone non sarà più, dopo dieci anni, titolare della carica di vicepresidente della Commissione. Ma in cambio riceverà la più prestigiosa delle poltrone mai avute in seno alla Commissione, dove dal 2014 a oggi è stato titolare, nell'ordine, delle politiche sull'euro, del commercio e dei servizi finanziari. Dombrovskis, falco del rigore noto per la sua attenzione all’Italia di cui su queste colonne abbiamo dato conto, avrà il compito di coordinare le direzioni generali che dovranno dare le “pagelle” europee ai bilanci nazionali. Nel mirino, in quest’ottica, il debito pubblico di Roma e quello francese, oggetto di procedure d’infrazione per deficit eccessivo.
Gli altri ultra del rigore scelti da von der Leyen
La Commissione von der Leyen II intende riportare il rigore contabile in Europa, e farlo senza cercare prima accordi sul nuovo debito comune, su strumenti per la ripresa del Vecchio Continente, sullo smaltimento delle passività pandemiche. Senza, insomma, una prospettiva strategica. Del resto, Frau Ursula è tedesca. E fa riferimento a un partito, l’Unione Cristiano-Democratica (Cdu) che punta al ritorno al potere quattro anni dopo la fine dell’era Merkel al voto di settembre 2025. Il partito che ha plasmato l’austerità germanocentrica vuole arrivare al voto forte dell’idea di non aver fatto concessioni alle “cicale” dell’Europa del Sud, secondo un copione che ben conosciamo.
I Paesi frugali sono i migliori alleati per questo obiettivo. E Dombrovskis è l’uomo giusto al momento giusto per non far sfuggire una virgola. Così come appare esserlo Wopke Hoekstra, ex ministro delle Finanze olandese confermato nel ruolo di Commissario europeo alle politiche climatiche. A testimonianza del fatto che anche la partita della transizione non sarà un pasto di gala, e a compensazione delle previsioni di spesa del piano di Mario Draghi, arriva la conferma di un ultrà del rigore e dell’austerità, che dunque subordinerà alla logica contabile anche la realizzazione dell’agognato Green Deal.
Il terzo falco del rigore, l’austriaco Magnus Brunner, ex ministro delle Finanze di Vienna, avrà un portafoglio non di spesa, quello agli Affari Interni, ma fungerà da presidio austeritario in seno all’esecutivo europeo.
Fitto chiamato a contrastare il peso delle logiche dell'austerità
Mentre al contempo chi dovrà lottare sarà Raffaele Fitto, vicepresidente con la delega a Coesione e Riforme che dovrà affrontare l’atterraggio del nuovo Patto di Stabilità e, soprattutto, la gestione di fondi pubblici orientati alla crescita e ai fondi comuni per lo sviluppo delle aree più periferiche dell’Europa. Un settore strategico in cui provare a ridimensionare il peso delle logiche dell’austerità. In sinergia con i commissari di Francia, Spagna e Grecia a Fitto spetterà il compito di non far prevalere il vento gelido del rigore contabile, che già in passato tanti danni ha fatto all’Europa. E che per logiche politiche chiare l’Ursula-bis potrebbe cavalcare attentamente.