Usa, Corte Suprema: nominata la prima donna di colore: Ketanji Brown Jackson

Il magistrato entra nel massimo organismo giudiziale del Paese

di Daniele Rosa
Ketanji Brown Jackson - Joe Biden (Lapresse)
Esteri
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Usa, nomina epocale alla Corte Suprema

L' Amministrazione Biden, oltre ad aver nominato Kamala Harris, prima donna di colore a vicepresidente degli Stati Uniti, ha fatto un’altra nomina epocale. Ketanji Brown Jackson, magistrato, è anch’essa la prima donna di colore ad essere nominata giudice alla Corte Suprema degli Stati Uniti. La nomina di un progressista, fatta da Joe Biden, non solo è rilevante dal punto di vista etico/razziale ma è decisiva dal punto di vista strategico politico perchè impedisce alla maggioranza blindata conservatrice del massimo organo di giustizia statunitense di diventare ancora più forte. Il giudice Ketanji Brown Jackson, figlia di una coppia di maestri cresciuti nell'era della peggiore segregazione razziale, è entrata, questa settimana, nella storia del paese.

Usa, la Corte Suprema massimo organismo di giustizia del paese

Il Tribunale Supremo, una sorta di organismo onnipotente in vita da 232 anni, è composto da nove magistrati nominati a vita che hanno avuto la responsabilità su decisioni vitali per gli Stati Uniti. Tra queste la fine della segregazione razziale, il diritto all’aborto o la legalizzazione del matrimonio gay. La carriera del nuovo giudice supremo, di 51 anni, è partita dalla prestigiosa Harvard, poi si è rafforzata nella posizione di capo della Corte d'Appello del Distretto di Columbia, l’area metropolitana di Washington. Il voto per la nomina, a differenza di altri casi, è stato molto combattuto a conferma dell’estrema polarizzazione dell’attuale panorama politico americano ma il voto di tre senatori repubblicani, Lisa Murkowski, Mitt Romney e Susan Collins, ha permesso la nomina. La conferma della Jackson annunciata da Kamala Harris, il presidente Biden ha ottenuto una vittoria dato che è riuscito ad evitare che l’organismo giudiziario virasse ulteriormente a destra con gli attuali sei conservatori e tre progressisti.

Usa, un voto combattuto per il nuovo giudice 

Il nuovo giudice, che dovrà come norma essere confermato alla Camera alta, costituisce una delle espressioni più alte del potere del presidente dato che i togati sono nominati a vita. La Jackson entrerà al posto del progressista Stephen Breyer di 83 anni che ha ritenuto di andare in pensione. La nomina di un giudice alla Corte Suprema , pur essendo importante, necessita solo della maggioranza semplice della Camera Alta. Rep e Dem hanno gli stessi seggi ma in caso di parità il voto del vicepresidente è decisivo. Risultato, però, lontano dalla maggioranza bipartisan dei voti per Thurgood Marshall, il primo giudice nero dell'alta corte, nominato nel 1967 o da quella quasi totale ottenuta da Sandra Day O'Connor nel 1981. Le ultime nomine dei giudici, invece, sono servite a mostrare il divario tra le parti. Come giudice distrettuale di Washington, la Jackson, tra l’altro, ha bloccato i tentativi dell'amministrazione Trump di accelerare le deportazioni di immigrati privi di documenti.