Usa, Biden sempre meno lucido verso: il vertice Nato un test per il presidente
Usa 2024, le preoccupazioni dei dem e le opzioni in campo in caso di ritiro di Joe Biden dalla corsa alle presidenziali
Joe Biden, un presidente americano lucido di giorno e un po' meno di sera. Il caso
La saga di Joe Biden dei suoi vassalli democratici non accenna a placarsi. Ogni giorno si arricchisce di fatti nuovi. I rappresentanti eletti e i leader dei partiti, quando va bene sono decisamente infastiditi mentre quando va male sono preoccupati dalla strategia di Joe Biden che non considerano più il miglior candidato per affrontare Trump. Tutto questo è diventato più evidente non soltanto dopo il disastroso dibattito con il tycoon ma dopo le rivelazioni ( che si moltiplicano) secondo cui la Casa Bianca ha cercato di nascondere la verità sullo stato fisico e mentale del presidente. Un presidente “a tempo” che sembra essere operativo dalle 10 alle 16, ma dopo molto meno e bisognoso dell’assistenza di team ad hoc per ricordare volti familiari e situazioni. Atteggiamenti molto, molto vicini ai sintomi di Parkinson e Alzheimer, malattie legate alla seniority.
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Joe Biden, le opzioni sul tavolo in caso di ritiro
Joe Biden e i democratici si trovano in un circolo vizioso. Ogni giorno che passa si moltiplicano le opzioni per avere una figura diversa in gara. Ed allora si pensa a candidati come Michelle Obama, lo stesso Obama (come vice o consigliere), Taylor Swift o Kamala Harris, la naturale erede. Ma dietro le quinte, i democratici sono già alla ricerca di un altro candidato , preferibilmente un moderato del Midwest che la affiancherà e attirerà gli elettori indipendenti. Obbligarlo al ritiro sarebbe, per il Presidente in carica, un tradimento del voto popolare alle primarie democratiche. Nel complesso, il 74% degli elettori ritiene che sia troppo vecchio per essere rieletto presidente. Nonostante ciò vogliono vedere il loro candidato in forma sul campo, lucido contro le domande dei giornalisti.
Joe Biden, l'opzione Kamala Harris
Quali i vantaggi di una scelta su Kamala , che solo 4 anni fa lo stesso Biden designò come suo naturale successore? Sarebbe la risorsa più efficace in quanto raccoglierebbe i delegati e il bottino di guerra della campagna democratica. Inoltre il suo profilo di ex pubblico ministero sarebbe un bel colpo di maglio contro il “colpevole” Donald Trump. Resta da vedere se Joe Biden alla fine accetterà, alla fine, di ritirarsi. Tra i dem pochi si sono dichiarati apertamente contro il Presidente.Biden ha ricevuto il sostegno di Steven Horsford, , presidente del gruppo di afroamericani alla Camera dei Rappresentanti e di Hakeem Jeffries, leader della minoranza democratica della Camera. Certo è che se nel 2020 Biden affermava di essere un “ponte tra generazioni politiche”, oggi dichiara di essere l’unico che può vincere. Il vertice Nato in corso a Washington potrebbe essere l’ultima possibilità per convincere gli indecisi.
Joe Biden, i sondaggi sono impietosi
Mentre i dem stanno soffrendo amaro nella convention repubblicana di Milwaukee, il programma sta prendendo forma. Tra le linee principali : più nazionalismo e più protezionismo”. Tra i punti chiave immigrazione ed espulsioni di massa e barriere tariffarie.Più morbida la posizione sull’aborto. Ma i sondaggi sono impietosi verso il Presidente in carica. Secondo RealClearPolling, Donald Trump è sopra Joe Biden, sia a livello nazionale (+3,4 punti) che negli Stati chiave come Wisconsin (+1,5), Arizona (+5,4), Nevada (+5,2), Georgia (+4), Pennsylvania (+5,3). Ma se Joe Biden sembra a volte “mentalmente fuori” anche Donald Trump ha i suoi momenti di totale incoerenza. Soprattutto ai comizi, quando si lancia in monologhi senza senso su squali, lavatrici ed energie rinnovabili. Insomma una lotta tra rivali in difficoltà, che dovrebbe preoccupare il mondo intero.