Usa, Kamala Harris contro Netanyahu: “Non resterò zitta su Gaza”. Israele: “Così si danneggiano i negoziati”

Netanyahu alla Casa Bianca, la vicepresidente Usa: "Israele ha diritto alla difesa, ma come lo fa è importante"

di Redazione
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Esteri

Harris a Netanyahu, e' il momento di fare un accordo

La visita di Benjamin Netanyahu negli Stati Uniti era partita con un discorso al Congresso applaudito da (quasi) tutti i rappresentanti. Ma si conclude con quella che somiglia molto a una crisi diplomatica non da poco. Non solo il pressing del presidente Usa Joe Biden a "concludere" un accordo con Hamas, ma anche le parole nette di Kamala Harris, prossima candidata democratica alle presidenziali di novembre. "Non resterò zitta di fronte sofferenze a Gaza", ha detto la vicepresidente Usa.

"È il momento di fare un accordo": così  la vicepresidente Kamala Harris al premier israeliano Benjamin Netanyahu durante l'incontro a Washington, esortando a chiudere un'intesa con Hamas per mettere fine alla guerra a Gaza e riportare a casa gli ostaggi. 

"Resto impegnata per una soluzione a due Stati"

La vice presidente americana Kamala Harris ha espresso il suo sostegno alla soluzione dei due Stati. Si tratta, ha affermato dopo l'incontro con il premier israeliano Benjamin Netanyahu, "l'unica strada che garantisce che Israele rimanga uno Stato ebraico e democratico sicuro e che garantisce che i palestinesi possano finalmente realizzare la liberta', la sicurezza e la prosperita' che giustamente meritano".

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"Israele ha diritto alla difesa, ma come lo fa è importante"

"Con il premier Benyamin Netanyahu è stato un incontro costruttivo. L'ho detto molte volte: Israele ha il diritto di difendersi, ma come lo fa è importante”, ha detto la vicepresidente Usa Kamala Harris.

"Non resterò zitta di fronte sofferenze a Gaza"

Incontrando Netanyahu, la Harris ha espresso "seria preoccupazione" per le sofferenze a Gaza, assicurando che non restera' in silenzio. "Non possiamo voltare lo sguardo di fronte a queste tragedie. Non possiamo permetterci di diventare insensibili alla sofferenza e non restero' in silenzio", ha detto Harris.

 Israele: "Parole Harris danneggiano negoziati su ostaggi"

Le dichiarazioni della vice presidente Kamala Harris sulla "grave crisi umanitaria" a Gaza e la necessità di "porre fine alla guerra" danneggiano le trattative per il rilascio degli ostaggi e sono "da respingere entrambe". Lo ha detto, citato dai media, un funzionario israeliano secondo cui nell'incontro il premier Benyamin Netanyahu ha offerto ad Harris un resoconto "dettagliato e fattuale" della situazione sul campo a Gaza che ha contraddetto le affermazioni della vice presidente "sulla crisi alimentare, la sofferenza dei civili e l'elevato numero di innocenti uccisi".

Biden a Netanyahu: "Concludi l'accordo su Gaza"

Anche il presidente americano Joe Biden ha esortato il premier israeliano Benjamin Netanyahu a "concludere" un accordo con Hamas per mettere fine alla guerra a Gaza e riportare a casa gli ostaggi.

"Il presidente Biden ha espresso la necessita' di colmare le lacune rimanenti, finalizzare l'accordo il prima possibile, riportare a casa gli ostaggi e giungere a una fine duratura della guerra a Gaza", ha riferito la Casa Bianca. Il presidente Usa "ha anche sollevato il tema della crisi umanitaria a Gaza, la necessita' di rimuovere qualsiasi ostacolo al flusso di aiuti e ripristinare i servizi di base per i bisognosi", insieme all"'importanza cruciale di proteggere le vite dei civili durante le operazioni militari". Biden ha anche "ribadito l'impegno ferreo degli Stati Uniti per la sicurezza di Israele contro tutte le minacce provenienti dall'Iran e dai suoi alleati, tra cui Hamas, Hezbollah e gli Houthi", si legge nella nota.