Usaid: finanziamenti Usa per 46 miliardi, senza trasparenza e controlli

Non si placano le polemiche riguardanti i fondi dell’Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale: in un memorandum tutti i dubbi sulla destinazione dei fondi

di Chiara Morelli

La sede Usaid a Washington

Esteri

Usaid: finanziamenti Usa per 46 miliardi, senza trasparenza e controlli

Non si placano le polemiche riguardanti i fondi dell’Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale, meglio nota come USAID. Dopo numerose criticità emerse nelle scorse settimane, un memorandum interno istituito dall’Ufficio dell’Ispettore Generale degli Stati Uniti (OIG) ha messo in luce nuove problematiche riguardanti la poca chiarezza nella destinazione dei fonti.

Come ha evidenziato Roberto Vivaldelli su InsideOver, l’agenzia dell’USAID, che disponeva di un budget di oltre 46 miliardi di dollari, è infatti accusata di mancata trasparenza, numerosi sprechi e persino rischi legati al finanziamento di gruppi illeciti o terroristici nel corso degli ultimi anni.

Il memorandum dell’OIG, pubblicato nel mese di gennaio e diffuso inizialmente dal sito conservatore Just the News, denuncia in particolare l'incapacità dei vertici di USAID di monitorare adeguatamente come e con quale criterio i fondi sono stati distribuiti, senza verificare nemmeno se sono effettivamente arrivati ai destinatari legittimi dichiarati. Nello specifico, l’ispettore generale Paul Martin ha identificato, all’interno del documento dell’OIG, tre aree critiche: la riluttanza delle ONG internazionali e delle agenzie ONU a condividere informazioni sulla presenza di illeciti, carenze nei controlli sul finanziamento di gruppi pericolosi o persino terroristici, e, infine, l’assenza di un sistema di monitoraggio sui sub-appaltatori.

Fondi Usaid, irregolarità e frodi: il caso del Programma Alimentare Mondiale

Difatti, circa un quinto dei fondi totali di USAID (ovvero 8 miliardi di dollari), è gestito da organizzazioni internazionali, dove però in molti casi sono emerse irregolarità e frodi. Un esempio riguarda il Programma Alimentare Mondiale, dove sono stati identificati 519 potenziali illeciti, di cui però solo 29 sono stati opportunamente segnalati all’OIG. Inoltre, il rischio di finanziare gruppi pericolosi o addirittura terroristici è particolarmente rilevante dato che è emerso come in diversi casi, in particolare in Siria, aiuti alimentari sono stati deviati da USAID a favore del gruppo di Hay’at Tahrir al-Sham, in passato legato ad al-Qaeda e oggi al potere dopo l’ascesa di Al Julani.

Gli ambigui finanziamenti di Usaid a testate giornalistiche in tutto il mondo

Infine, la mancanza di un database centralizzato sui sub-appaltatori ha reso estremamente difficile tracciare i fondi e verificare l'affidabilità dei destinatari, ostacolando le indagini e la collaborazione con le autorità locali. Tra tante iniziative controverse rivelate, USAID è stata coinvolta nella distribuzione di contraccettivi in Afghanistan, oltre a programmi per la promozione dei valori della comunità LGBTQ+ in Europa, suscitando molte critiche, dato che ci si è chiesti perché tali problematiche dovrebbero riguardare gli Stati Uniti. Inoltre, un'inchiesta del giornalista Lee Fang ha rivelato come USAID abbia anche finanziato testate giornalistiche in tutto il mondo, sollevando dubbi sulla loro indipendenza informativa. Un caso emblematico è per esempio quello dell’Ucraina, dove numerosi media sono stati finanziati proprio da USAID, e dove è emersa una tendenza a etichettare diversi giornalisti e analisti critici della politica occidentale, come meri “propagandisti russi”, mettendo in discussione l’imparzialità del sostegno a tali media.

 

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