"Veleno di rospo in corpo". L'ottavo oligarca morto in circostanze misteriose
L'ex manager di Lukoil Alexander Subbotin è stato ritrovato senza vita. Versione ufficiale della stampa russa: "Curato dagli sciamani per dipendenza da alcol"
Guerra Russia Ucraina, sciamani e trattamenti "non tradizionali"
La guerra in Ucraina continua ma in contemporanea non smettono neanche le morti misteriose di oligarchi russi. Si è registrato l'ennesimo caso, questa volta a farne le spese è stato Alexander Subbotin, ex manager di Lukoil. C i mancavano soltanto gli sciamani ad arricchire l’elenco delle morti inspiegabili che sembrano colpire gli alti dirigenti (o ex) dei colossi energetici russi. Domenica Subbotin, 43 anni, ex top manager del gruppo petrolifero, - si legge sul Corriere della Sera - è morto alle porte della capitale dopo un trattamento "non tradizionale" secondo l’agenzia Tass.
Subbotin - prosegue il Corriere - si sarebbe recato dagli sciamani a nord-est di Mosca, per curare "la dipendenza da alcol", raccontano alcuni giornali locali. Gli sciamani avrebbero usato veleno di rospo da iniettare nelle ferite per rafforzare il sistema immunitario. Poco dopo le iniezioni Subbotin avrebbe avuto «problemi cardiaci». I due sciamani non avrebbero chiamato i soccorsi, ma somministrato un sedativo a base di erbe nel seminterrato. Il dirigente è comunque morto. Con Subbotin da inizio anno salgono ad almeno otto le morti sospette che hanno coinvolto i dirigenti russi.